Vorrei raccontarti
di un filo sospeso nell'aria
e di un giocoliere in punta di piedi
che cerca di non svegliare
quel sogno in cui crede.
Aquiloni nel vento
e palloncini in un giorno di festa
mentre dormono tutti
e il silenzio è dentro un abbraccio
di un certo perdono.
Vorrei raccontarti della tempesta
che sembra passare per farti del male
mentre invece accarezza
la tua parte leale.
E di stelle cadenti,
luci nella platea come acque di mare
che specchiano il sonno
di un fiore sul davanzale.
Vorrei raccontarti di uno strano teatro
dove la scena è sempre su strada...
del pianto di un bimbo
e un campanello che suona alla porta
e dona il riflesso di vita cancellando le ombre.
Vorrei raccontarti di una certa stanchezza
che viene poi vinta
dal bacio di un dolce mattino
mentre la nebbia nel cuore
poi si dirada.
Andrea Iaia
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