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venerdì 23 febbraio 2018

Semplicemente...


Quando i sogni
ti raccontano il loro linguaggio sconfinato, 
non è la materia prima della verità,
ma un'illusione di vedere le cose così perfette
che basta poco a cadere nel vuoto
della solitudine.
Sono pericoli costanti
perché puoi svegliarti improvvisamente
e quei baci sulla pelle
o morsi sulle labbra e sul collo
si frantumano e capisci
che vivevano solo per quel momento.
Semplicemente bisogna attendere
il momento giusto
mentre tutto ruota nell'indifferenza...
semplicemente cogliere al volo
le sottili apparenze della vita
per assaporarne il gusto.
Perché si nasconde sicuramente il senso
che dichiara infallibile la certezza delle cose...
e avviene un tempo e un modo per sconfinarsi
con il mondo e non capire.
E puoi soffrire in quel silenzio 
che ti chiude in uno specchio
dove sei alla ricerca
di quel qualcosa che in te non va...
l'amore non è un appuntamento ma una casualità.
Quando i sogni non partono dal cuore
sono miraggi in un deserto.
La mente vola, cerca e trova 
solo il modo di deluderti
e semplicemente bisogna attendere
una parola, un gesto o una pazzia,
perché il tempo trova il modo di darti
e toglierti quando vuole ciò che ti aspetti già tuo.
Ma tu, non cadere e aspetta il momento buono,
quello che ti fa capire 
che l'amore non è possessione di qualcuno,
ma un sentimento che cresce con passione
quando da quel qualcuno non ti aspetti nulla.
E poi, l'amore è nei momenti, 
negli sguardi e nei respiri
di febbrili attese e sospiri.

Andrea Iaia

giovedì 22 febbraio 2018

Se si potesse...


Ho bisogno di viaggiare.
Magari prendere un treno di notte,
e arrivare sin dove l'alba
ti riempie di luci e colori ai bordi del mare...
e guardarla affiorare
mentre i vetri veloci del finestrino
tagliano in due la pianura
e il fiato si smorza 
tra il respiro sui vetri appannati
e la paura di vedere te in quell'ombra
che ristagna la mia fantasia
come a scrivere un racconto,
mentre sui cespugli e conifere
che si attraversano assorbono colori
e disperdono odori 
confusi con i pensieri.
Ho bisogno d'incastri verso nuovi orizzonti...
l'aldilà non è essenziale
quando si possono scoprire nuove cose.
E... se si potesse scomparire ad ogni abbraccio
e si potesse volare...
non ci sarebbe bisogno di morire

Andrea Iaia

venerdì 16 febbraio 2018

Il tempo...


Il tempo fotografa gli istanti e sa tutto...
anche le cose più nascoste
e cioè, la voglia di essere un'altra,
e vaga dentro un replay  
quando la mente, difficilmente ricorda
per incoraggiarla al desiderio disciolto
di un fuoco senza la vampa.
Sa essere amante e possiede il suo corpo,
e anche un uomo qualunque
non sa di essere tradito
da quella femminilità raccolta
di essere solo per quel momento che le passa davanti.
Aspetta come un fiore appena sbocciato
ed emana un profumo
nel linguaggio che esprime la voglia
di essere stretta e perfetta 
fra le sue braccie più forti.
Quell'istante sa annullare il suo pudore
e lei si lascia fare, 
dominare perché lo vuole...
e anche per nasconderlo in quel tempo
come un eterno complice
l'intimo momento.
Si lascia sciogliere,
diventando quel fuoco che fa ardere la brace,
calore, passione anche per quell'uomo 
che nel frattempo non c'è,
e si concede a se stessa,
perché quell'istante la seduce composta
 celandola in delicate stoffe 
che separano l'intimo
da segreti occhi.
Il tempo è uno specchio
che l'osserva e ne cura i dettagli,
le bisbiglia bisogni, anche quelli più sciocchi
di un inconscio che sa di essere ambigua
per chiunque sogna.

Andrea Iaia

martedì 13 febbraio 2018

L'intimità


L'intimità
che non a tutti è svelata,
è il luogo segreto dell'anima
per lucidare lo specchio degli occhi.
Intimità sensuale
per il cuore di chi ama,
e per renderlo speciale
dentro ad un sogno.
La donna ha un volto nascosto:
sa sedurre nel tempo giusto
anche nel focolare domestico,
e possiede la mente
rendendolo schiavo della sua carne...
e a volte, accade in un incontro,
ovunque, come un soffio di vento
dentro una passione segreta
tra sguardi che dicono tutto.
L'intimità si cela tra sospiri
come una svolta improvvisa...
uno sfogo capace d'intendersi
senza bisogno di parlare

Andrea Iaia

lunedì 12 febbraio 2018

...Come se mai mi avessi lasciato


Vorrei che le notti 
durassero all'infinito
come i tuoi abbracci
nelle sere d'estate
tra gli odori confusi
di ciglie disciolte d'ombretto
sulle mie spalle.
E quel silenzio
come sussurro sfiorarmi l'orecchio,
come se mai mi avessi lasciato...
quelle notti farsi spazio dentro la vita,
magari in un posto felice
dove l'alba rimane perenne
tra la luna e le stelle.
Vorrei ancora quel sale sopra il mio volto
sebbene sapeva di fiori di pesco,
ma sei scesa all'improvviso
dall'autobus che conduce alla luce
per seguire quell'alba
che sottile seduce.
I sogni sono difficili da interpretare.
Seguirli è come remare 
e stare sempre fermo 
in quel limbo di mare,
e anche se non capisco...
é come se mai mi avessi lasciato.

Andrea Iaia 


domenica 11 febbraio 2018

I sogni...


I sogni, 
sono scegliere se vivere sospesi
accanto a qualcuno che condivide i tuoi,
stelle sempre accesi
su cieli confusi,
e cercare un'alba 
che sappia di odori di vita,
odori del mare
su altalene vaganti
a cercare se stessi.
I sogni,
sono viaggiare nel tempo,
rivivere frammenti di vita,
e pensare a come sarebbe andata a finire
se le scelte sarebbero
state diverse.

Andrea Iaia

Non chiedere alla mente ciò che può risolvere il cuore


Non chiedere alla mente
ciò che può risolvere il cuore:
le immagini giocano a farti vedere
vie impossibili di uscire
da situazioni che danno dolore...
e creano effetti speciali
che non hanno nulla che vedere
a ciò che vorresti realmente.
Il desiderio si sposa con la follia
e i sogni svaniscono sempre
ai confini dell'alba.
Stupisci te stessa
a ciò che ti abbaglia,
spegnendo per sempre 
quel bisbiglio fantasma
che striscia come un serpente
e t'incita a fare quel che mai vorresti.
Non chiedere alla mente
ciò che può risolvere il cuore:
non chiederlo mai.

Andrea Iaia

Scrissi di te...


sabato 10 febbraio 2018

Ho visto...


Ho visto amori e promesse
frantumarsi come onde su scogli,
ma anche fiori nascere dal nulla,
dai solo abbagli di qualche sparso germoglio.
Ho visto fari accesi su quei dettagli
di citazioni e poesie 
da presentare agli altri
come fossero proprie e sembrare perfetti,
che si spegnevano applicate a se stessi
appena si presentava l'occasione giusta...
ed ho colto il pensiero che siamo fogli
stracciati e stropicciati da gettare
dentro un cestino.
L'osare ad essere un'altro è un colpo di frusta
come messaggio scomposto a chi lo capice,
e chi si costruisce un destino
pre confezionato da aprire al momento,
ma si meraviglia se non è quello che sogna.
Ho visto anche chi guarda il cielo
come aspettarsi che piova qualcosa,
amori e speranze da viverci dentro,
e chi invece è caduto dal baratro
delle sue stesse idee.
La vita può concederti ma anche toglierti
senza averne permesso,
ma può far nascere dai sassi
anche fiori bellissimi,
ed ho visto...

Andrea Iaia

venerdì 9 febbraio 2018

Amavi...


Volevi emozioni e non futili paesaggi.
Amavi l'odore del mare e le sue onde spumose
come a saziare il tuo cuore...
l'amavi quando era in tempesta
e non riusciva a coprire la tua anima rovente
di un male interiore.
Amavi il tramonto e le sue strani luci
su quel mare che t'aspettava
come una stella cadente.
Sicura che ce l'avresti fatta
a non ascoltare la sua rabbia 
che si stagliava sulla costa,
ti sei fatta cogliere impreparata dalla sua astuzia.
Invidioso di co-tanta bellezza
e affascinata a quell'inchiostro 
del Divino Maestro
ti ha attirata a se, 
in un temperamento artistico
più che sentimentale.
Il mare a volte rende,
ma la tua assenza no, e questo fa male...
ti ricordo muta e triste,
difficile da penetrarti 
dentro la tua anima fuggente.
Ma se devo trovare un bagliore...
non è vero quello che hai scritto:
per me eri migliore, 
e scusami per non avertelo mai detto.
Amavi il sole, pur non cogliendo il suo colore...
amavi la cocente passione
di sacrificarti per gli altri.

Andrea Iaia


giovedì 8 febbraio 2018

Se sei dentro una via bagnata di pioggia...


Se sei dentro una via
bagnata di pioggia,
ascolta la strada e l'acqua che fluisce
dentro i tombini aspersi...
la musica cambia secondo i passi
quasi con toni che assomigliano
a voci che vogliono dirti qualcosa.
Dentro una via bagnata di pioggia
i sampietrini urlano in silenzio
il loro canto mancato
quando il sole arde le loro labbra
e si lasciano finalmente andare
in dialoghi con le scarpe decise 
ad allungare il passo,
anche se queste, non ascoltano
ed hanno fretta di andare via.
Le strade lasciano il posto
a melanconici pensieri
come è giusto che sia,
e quella via sembra deserta e piena di ombre
pronte a volare via,
ma se sei dentro un via
bagnata di pioggia,
ascolta lo sciorinare dell'acqua cadere per terra,
la stessa che accoglie le ferite dell'intimo.

Andrea Iaia

martedì 6 febbraio 2018

Come ho potuto dimenticare!


Come ho potuto dimenticare
quel primo appuntamento!
Eppure lo avevo segnalato sul diario
e cerchiato sopra il calendario
con il mio rossetto di colore rosso,
la mente a volte, tradisce il forse
e la paura poi ci mette il resto.
Come ho potuto dimenticare
quel sorriso che mi ha sedotto
e che mi ha aspettato a lungo!
Non è come un libro preso in prestito
e restituirlo dopo averlo letto.
Avevo voglia di rivederlo
ed è per questo che gli ho dato un'appuntamento.
Ci si dimentica di tutto.
Dalle chiavi agli ombrelli,
persino di un inconscio determinato.
Avrà pensato ad una matta
abbagliata da un gioco forse forzato
e che si è ritirata 
dopo essersi svegliata da un incantesimo.  
Ho dimenticato forse l'approccio
ma non il sentimento,
e se tutto non è ancora perso,
lo chiamerò per scusarmi
di averlo dimenticato.
E chissà, se mi darà un sogno 
 come nuova occasione.

Andrea Iaia