La ragazza che sogna
compone un sottile disegno
nell'immaginario bisogno
di essere oltre ad un viaggio.
E sa che quel colore sottile
non è solo il grigio
di nuvole e fumo.
Ha bisogno di stendere un foglio
dove incollare i resti
di quelli andati in frantumi
e camminare nei passi più lenti
per annusare l'odore del vento
su foglie ed agrumi.
La ragazza che sogna
disegnare il suo mare così come lo vede
e lo confronta col cielo
per aggiungerci coralli
fantasmi e vascelli
come un tesoro sommerso
davanti a quelle promesse
di amare più forte.
E mette poi spugne
per assorbire le lacrime
della vergogna...
e di quelle cadute
che hanno l'odore di rèsina
e dal caldo buon legno.
La ragazza che sogna
ha un suo desiderio:
camminare scalza
nel lieve contrario del suo immaginario
per incrociare quel treno che ha perso
o da prendere ancora
fermo su strano binario.
E assomiglia all'acqua di fonte
che forte zampilla...
o ad un volo di bianche cicogne
oltre le grandi montagne.
La ragazza che sogna...
ha l'odore di vigna,
castagne sul fuoco
e la risata di una calda compagna.
Andrea Iaia
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.