E lascio che l'inverno scuote le sue spalle
e la sua malinconia,
verso terre che hanno visto
pioggia di quei sensi
bagnati di apparenze
e grida dentro il vuoto dei silenzi,
quelli dove il cuore è cresciuto...
viaggio dentro l'infinito
e nell'intimo violato
di emozioni.
Lascio questa terra
che ha visto attraversare
il sogno di un poeta
che ha lasciato porte aperte
dove il suono è penetrato
e ha disegnato
forme di quel chiaro sentimento
che dicono sia amore,
ma è come un fiore che appassisce
e che poi muore
nella legge dell'unione.
Si ama e ci si ferisce
da rose senza spine...
da profumi che inebriano
come vino di passione,
e sei fuori da quel vortice d'illusioni
in cui finisci per addormentarti dentro.
Lascio le ultime parole,
che sono ancora un viaggio
dentro le emozioni.
Andrea Iaia