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sabato 25 aprile 2015

Una donna sa come sedurre


Che ne sarà di questa innocenza
camuffata e succinta,
come una maschera da portare
e far vedere che sei al passo dei tempi.
Le tinte forti vanno di moda
e il frutto di pesco
di labbra carnose,
aspetta il lieve morso di altre
che scoloriscono pelle
come un vestito da togliere piano.
Rossetto... matite e pennelli...
ritocco d'ombretto su ciglia inespresse...
sbuffi di cipria e un fondo tinta leggero...
intimo e calze auto reggenti...
sotto una gonna con spacco stretto e tirato,
sono trucchi di donna per sedurre
e tenere su un filo sospeso
chiunque la guardi.
E sotto, c'è la solita donna di casa...
quella un po' disperata...
una commessa o un'impiegata di stato,
un'autista o chiunque indossa malizia
per sentirsi in viaggio
verso i confini dell'auto stima.
E il bello è che l'innocenza non viene sporcata,
ma preparata ad un tipico gioco,
come accompagnare qualcuno per mano
oltre l'immaginazione.
In cucina ho trovato un quaderno
con un bacio stampato e quel lip stick di rosso passione,
come per dirmi... aspettami e tieniti pronto
per una bocca affamata...
ti darò quel piacere di collisione
nello scontro di corpi in un letto.
E forse, sono in un sogno di convinzione,
ma una donna sa come sedurre,
ed è lei, cacciatrice di prede.

Andrea Iaia

Pensieri che prendono forma


Pensieri che prendono forma
mentre svanisce l'essenza di un sogno...
e c'è profumo di bocca
ne l'aspro sottile di un vento leggero
che atttraversa la pelle,
dove labbra socchiuse accennano uno spiffero d'aria,
magari da una finestra o uno spessore libero di sotto porta.
Le palpebre si lasciano attraversare dal lieve chiarore
di quella luce che li bagna al risveglio,
dando sapori, come se un uomo
esplora il corpo e accarezza le cosce,
sino a salire sulla pianura
a serrare i denti sui frutti del dolce piacere.
Cristalli di vetro sono gli occhi che cercano intese...
siamo alla fine del mese
e sembra tanto che non faccio all'amore, pensa la donna...
ma oggi, vuol fare un regalo all'uomo che dorme accanto,
lo chiama, e si concede ad un rapporto speciale.
Sembra banale, che io, la stessa donna di tutti i giorni,
magari quella mai vista, ora, in forma sensuale,
voglia cadere in un letto a sgualcire lenzuola
in cose mai fatte, dice a se stessa...
e sarà il risveglio dei sensi,
la primavera nei campi
o la voglia succinta in un fuoco che brucia,
ma vuole proprio lasciarsi andare in quella fiamma,
mentre assaggia anche lei quel frutto proibito...
sapendo che poi, la farà smarrire nel desiderio.
E c'è poesia in questa giornata.
Questo vento impetuoso dell'anima pronta a fuggire
riserva sempre grandi sorprese.
Siamo davvero alla fine del mese
ma, se ci penso, all'inizio di nuova vita,
e se la bocca avrà fame dei lunghi sospiri,
stringimi forte, dice a lui, e fammi cadere...
peccando annullerò ciò che reprimo dentro
e mi sentirò poi davvero pulita.

Andrea Iaia

giovedì 23 aprile 2015

Guarda!


Guarda!
Innamorati che si baciano
e che amano farsi le coccole,
proprio come noi 
quando iniziammo quest'avventura!
Innamorati che non hanno paura di niente,
nemmeno di occhi indiscreti
che possono giudicare
il loro toccarsi in quella passione 
che confina con il piacere.
Siamo noi quelli. 
Guarda quel passaggio segreto dei sentimenti.
E' un piacevole ritorno al nostro passato,
anche se ora abbiamo i muri che ci proteggono,
ma è bello somigliare a loro 
e confondersi tra la gente che passa...
mamme che invogliano i bambini a non guardare...
moralisti che non distinguono un amore così travolgente
e sparlano solo perché non hanno mai provato
quella sottile trasparenza
tra il desiderio del corpo 
e l'anima che brucia in un fuoco divino.
Guarda e dimmi se siamo cambiati...
se non è amore questa voglia di te
che mi prende adesso, nel guardare quei due...
e se vogliamo attirarci gli sguardi degli altri
per emozionarci come quei due.

Andrea Iaia

giovedì 16 aprile 2015

Noi che ridevamo a crepapelle...


Quanta dolcezza spontanea
in un sorriso che dimentica
le disavventure,
per mutare gli occhi
di chi cresceva a pane raffermo,
bagnato d'acqua
e un poco di zucchero sopra,
per essere contenti di quel poco
che si riceveva...
e quanta tristezza in due comici,
che prima d'esserlo erano uomini
che avevano deciso di dare
quel nutrimento a chi non aveva niente,
e si dice, per dimenticare,
le grandi guerre,
mentre in realtà, 
volevano dipingere sorrisi sui volti.
Noi che ridevamo a crepapelle
sull'ingenuità di Stanlio
che provocava guai ad Ollio,
avevamo deciso
di crescere spontanei.

Andrea Iaia