Amando il silenzio...
sulla voce che prende sembianze
come un slogan pubblicitario
che gira e graffia sulla coscienza...
per confonderla in un gioco di soavi parole
dove l'innocenza salta
e s'incanta dove l'amore si sente sola.
Corde tese...
come fili che muovon marionette...
e feriti da strane scelte
sulla strada del dolce piacere
dove lei,
suona l'inganno al suo cavaliere
per dipingere il giorno di nero
e confonderlo con l'abito della sua sera.
Ha le mani che son distanti
e i sorrisi un po' finti...
sui tasti bianchi dell'innocenza
che si alternano su quelli neri
del suo romanzo.
Amando il silenzio,
è restare fuori da ombre e rumori
dove l'anima incontra l'io vagabondo.
E' come aprire la scatola dei dolci ricordi,
una volta piena di biscotti e fragranze
sul passato che a volte ritorna.
e che accende un poco di fede
dove si è spenta dentro ad un gioco
forse un po'assurdo.
Andrea Iaia
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