Sono terra straniera,
quella che sogna
labbra vogliose sulle fragile tue...
e che fanno bussare alla lingua
morbidi tocchi
per bere e ubriacarmi del tuo umore
non troppo.
Terra di specchi,
dove si cercano gli occhi
nel sublime incontro e giochi di gambe
per riconoscersi bianche colombe
che cercano un volo
oltre la spiaggia dove l'alba consola.
Sono terra straniera,
e oltre il mio velo
c'è sempre un rifugio
per i sogni di un uomo...
e rimango a sognare
la morbida pelle...
teneri morsi sulle mie spalle
e delicati sussurri
nell'oblio dei sensi
che asciugano calde pupille.
Andrea Iaia
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