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venerdì 14 settembre 2012

Questa maschera


Questa maschera non ha un'identità.
E' figlia di un passato in cui sono stato dentro
come un vestito ricucito per la lealtà.
E ha viaggiato in continenti immaginari,
su strade e marciapiedi tra le cose che non vedi
per essere nel numero di quelli non voluti.
Questa maschera è la mia fede,
colei che mi conosce e mi rialza sempre in piedi...
e penso agli universi che mi hanno allontanato
da galassie e alle voci del vile vicinato...
e Dio sa quant'ho sofferto sentirmi emarginato.
Ma ho avuto aiuto dalla stessa mia coscienza,
un altro io che non si stanca mai abbastanza
e che ha sempre perdonato.
Già! Il perdono è una convinzione
e non un interruttore a convenienza
per spegnere o dare luce a intermittenza.


Questa maschera si è anche innamorata
e s'innamora ancora con la stessa foga
dimenticando di essere come un prete senza toga.
E forse, non sa nemmeno di essere una donna
o un uomo che scrive senza penna,
ma è un poeta che si danna
con lo stesso dramma dei poeti 
che hanno dentro, rinchiusi dei segreti
che rivelano affini e somiglianze
con l'uomo venuto dal passato.
Questa maschera puoi solo amarla,
ma devi stare attenta a non rinchiuderla
in quella gabbia d'asfissia...
e purtroppo non puoi capirla.
Non sempre è incollata al suo volto,
ma anche alla poesia
che è l'unica che la comprende
anche quando vive come un cane sciolto.

Questa maschera ha subito insulti,
il conto più salato di un destino
che ha sradicato radici dalla terra
e ne ha fatto note per corde di chitarra.
Ha bevuto a fonti sulla strada,
agli incroci dove il sangue si è perduto
sui sassi e sulle pietre...
e magari sto inventando ancora quella storia
dove l'onda della vita si è arenata
e le parole che doveva dire ha cancellato.
Succede sempre quando il sole abbaglia gli occhi
e mi guardo nello specchio.

Questa maschera mi appartiene,
o forse, sono io che le appartengo...
ed è compagna del mio viaggio
dove stanco a volte sì, mi appoggio
per riprendere il cammino, quello un po' un randagio.
E non puoi rinchiuderla dentro a un bacio,
o nei sospiri pronunciati...
puoi solo amarla col dolore e sacrificio,
dentro il dolce sentimento
che nel pianto come un fiore sboccia.
Questa maschera ha dentro un'anima
che si allontana nel silenzio
quando viene dissacrata, violentata...
e può essere vigliacca nel suo modo di fuggire,
ma di certo, conosce le tue paure
e si allontana per farti percepire
la sua vera di figura. 

Andrea Iaia

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