Ci sono cose che non puoi scordare,
come gli occhi dei ragazzi dentro un'avventura
che vogliono oltrepassare quel confine
dell'invalicabile.
Fratelli, e figli di quel padre, gran pittore,
colui che ha voluto che ridessero
anche dentro ad una tela,
forse, perchè dentro il suo disegno
il sorriso è la luce che rivela
il grande amore.
Allora quel confine così fragile
compare all'orizzonte...
e il gran disegno dell'impensabile
si spalanca come porta all'infinito
ed oltrepassa il mare.
Aria e vento...
perchè lei, come brezza del mattino
consegnava il suo sorriso
a chi incrociava nel cammino,
e lui quel soffio di ponente,
dolce e lieve, come carezza che si distingue
si scioglieva sul volto di un viandante.
Aria e vento nella pioggia
o in una sorte vinta
per chi ha un tetto di cartone per la notte,
e per chi bussa forte
ad un porta o ad una chiesa.
Randagi di quel mondo che poi non ci appartiene,
figli di un'attesa sempre in pena
e fratelli uniti nella strada
a raccogliere lacrime di rugiada,
stesi all'improvviso
da chi non ha capito quel sorriso.
Aria e vento nella tela...
come luce di quel padre che non dispera
di avere un soffio naturale di quel vento
come carezza della sera...
ogni qual volta che li vedrà sorridere all'incontro.
Andrea Iaia
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