Innocenza è l'anima che plana e si difende
dal pensiero contorto,
mentre sprigiona essenze d'acqua marina
nel preludio che corre sul filo di lana
e che tende a spezzarlo in quel senso perduto
per un'ora d'amore, seppure breve,
anche di qualche minuto.
Innocenza è lo sguardo abbassato,
il desiderio di stare su erba bagnata
con vestiti leggeri e delicati,
dove aleggia la trasparenza
negli occhi di chi la contempla ammirato,
e vuol possederla in un unico pensiero,
in quella luce, dove le vesti sono di troppo
per farla cadere dentro ad un letto.
Dimmi come fai a resistere
nel modo in cui non ti compete
tu donna, a quella pioggia oscena...
perché un uomo è fatto di carne e non chiede troppo,
se non godere anche di un solo strappo di tempo
in occasioni che rende magico
il fuoco che avvampa,
eppure hai anche tu le tue voglie
in quel ritaglio in cui ti spoglii
per offrirti in un pasto
dove la primizia di umori è solo un assaggio della tua innocenza.
Dimmi come conservi quell'anima preziosa
nel sensuale rapporto tra femmina e donna,
e come scindi le cose nel giusto tempo,
perché non sei nè la "Madonna", e nè, una che inganna,
e un uomo può solo imparare a frenare l'attesa
per cogliere il frutto nel momento che tu hai deciso.
Sai insegnare che oltre l'istinto,
c'è sempre un cervello che scruta l'intesa
e sa apettare,
e innocenza sono anche le poche parole
o una bocca muta, impacciata al rossore di guance,
il pianto improvviso di quelle rinunce,
le ciglia perlate in un sogno che annuncia
che per avere quel poco, che non è solo sesso,
ma un amplesso di cuori che si dicono tanto
anche quando non serve parlare...
e che se vuoi cogliere il meglio bisogna aspettare.
Andrea Iaia
dal pensiero contorto,
mentre sprigiona essenze d'acqua marina
nel preludio che corre sul filo di lana
e che tende a spezzarlo in quel senso perduto
per un'ora d'amore, seppure breve,
anche di qualche minuto.
Innocenza è lo sguardo abbassato,
il desiderio di stare su erba bagnata
con vestiti leggeri e delicati,
dove aleggia la trasparenza
negli occhi di chi la contempla ammirato,
e vuol possederla in un unico pensiero,
in quella luce, dove le vesti sono di troppo
per farla cadere dentro ad un letto.
Dimmi come fai a resistere
nel modo in cui non ti compete
tu donna, a quella pioggia oscena...
perché un uomo è fatto di carne e non chiede troppo,
se non godere anche di un solo strappo di tempo
in occasioni che rende magico
il fuoco che avvampa,
eppure hai anche tu le tue voglie
in quel ritaglio in cui ti spoglii
per offrirti in un pasto
dove la primizia di umori è solo un assaggio della tua innocenza.
Dimmi come conservi quell'anima preziosa
nel sensuale rapporto tra femmina e donna,
e come scindi le cose nel giusto tempo,
perché non sei nè la "Madonna", e nè, una che inganna,
e un uomo può solo imparare a frenare l'attesa
per cogliere il frutto nel momento che tu hai deciso.
Sai insegnare che oltre l'istinto,
c'è sempre un cervello che scruta l'intesa
e sa apettare,
e innocenza sono anche le poche parole
o una bocca muta, impacciata al rossore di guance,
il pianto improvviso di quelle rinunce,
le ciglia perlate in un sogno che annuncia
che per avere quel poco, che non è solo sesso,
ma un amplesso di cuori che si dicono tanto
anche quando non serve parlare...
e che se vuoi cogliere il meglio bisogna aspettare.
Andrea Iaia