Vivi racchiusa in quel limbo segreto
dove le voci non hanno il tormento sottile
di strisciare nel mondo di vetro, quello dell'anima,
che si frantuma
non appena il linguaggio
perfora il presente
nella legittima idea
di manipolarti e farti decidere
di essere ovunque, ma fuori dal tuo io,
e ad essere in guerra con tutti, perfino con Dio.
nella legittima idea
di manipolarti e farti decidere
di essere ovunque, ma fuori dal tuo io,
e ad essere in guerra con tutti, perfino con Dio.
Adesso sei oltre e...
chissà se non in un pezzo di luna
a dividere come una lama tagliente
questo fragile incontro di anime
che restano abbracciati al presente
e si perdono sempre
e si perdono sempre
in quei frammenti di vita inconfessabili,
magari indecenti, ma pur sempre attimi
di libertà vissuta e sfiorata dal desiderio
di esserci dentro comunque,
e pronti a volare, a far sentire il respiro dell'anima.
Qualunque sia tormento,
Qualunque sia tormento,
il peccato è la convinzione della follia
di farti credere che un seme non può dare la vita
in un'arida terra che non si emoziona
al battito di ciglia
e di un qualcosa che cambia improvvisamente
e prende un'altra via.
e prende un'altra via.
La nuova vita può nascere ovunque,
come un fiore che spacca il cemento
e fa sentire il suo urlo, come un vagito dentro il silenzio
crescendo poi in altre ambizioni.
crescendo poi in altre ambizioni.
Ci sono voci che non hanno il tormento
di farti sentire diversa, sporca e indecente,
e ti portano oltre, dove adesso tu sei
a guardarci dall'alto,
e a vedere dove finiamo di perderci noi,
che cambiamo pelle all'occasione
per andare vestiti al modello di perfezione
in quell'unica via dell'apparenza.
in quell'unica via dell'apparenza.
Vivi racchiusa in quel limbo segreto
e forse hai trovato la pace,
e forse hai trovato la pace,
oppure siamo noi divisi da questa sottile parete
dove nessuno può scambiarsi di posto e passare oltre,
ma comunque siamo presenti nella voglia di esserci
e far sentire il respiro
dell'anima libera che vuole volare.
Andrea Iaia