Il tuo vestito, accanto al mio,
spogliato di forti pudori
e giacenti sul pavimento,
liberano i sensi dai primi rossori
per finire in lingue di fuoco
che mordono nella passione.
E sei mio,
nell'abbraccio ancor seducente
di soave ombra riflessa sul muro...
nel carnale amplesso
dove lo spicchio di luna
riflette la voglia di sesso.
L'abbraccio...
e la voglia di baci da togliere il fiato...
le tue mani sui fianchi,
a percorrere curve
con fare affamato...
e la spinta del vento
dove giacere nel letto
sotto di te io non mi pento.
Andrea Iaia
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