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venerdì 27 aprile 2018

La lussuria...


La lussuria ha un prezzo molto alto da pagare:
si aprono le mie cosce 
come un canto da interpretare
ai giochi più perversi,
ma devi scorrere come onda
sull'argine dei frangi flutti
e provocare maree.
Devi saper spogliare i sensi
e raccontare al corpo femminile
di esserci senza sosta all'incontro,
e non è da tutti
saper aprire quelle porti
nel silenzio di una lingua
che parla uno strano linguaggio.
La lussuria ha un profumo di forte passione
nell'intimo che nasconde
l'umido taglio verticale
che è come una serratura da scassinare.
E se sai fare questo,
tutto ti è concesso senza permesso
come un ladro che prende ciò che è prezioso.
Solo al pensiero mi apro come una rosa
e ti coinvolgo senza nemmeno 
rendertene conto.

Andrea Iaia

domenica 22 aprile 2018

Petali di rose


Sono petali di rose quelle emozioni
che scorrono sulla pelle...
fragile poesia che brucia al calore della passione.
Gli occhi si ammirano splendidi e lucenti
al disegno innaturale di un destino...
in cui le donne, quasi allo specchio
sembrano falene che sbattono le ali
al vento leggero.
Il loro profumo seduce la quiete
mentre un muro separerà i loro segreti
nel soave incontro di bocche affamate...
li aspetta un letto con lenzuola pulite
in cui disfacciano l'ombra di se stesse
in un gioco che sa di irreale.
Ma l'amore è anche questo
e rispettarle è un dovere morale
mentre assaggiano il lieto percorso 
che unirà i lori corpi
mentre la rosa sbocciata
sembra un fiume d'inchiostro
che scrive gli umori di fresca stagione.

Andrea Iaia


L'alba



L'alba irrompe dalla finestra
filtrando oltre la stoffa della tenda
e brilla dentro gli occhi
svegliandola dal torpore.
Guardo l'orizzonte, fresco e trasparente,
pieno di speranze e prospettive,
con maggiore intensità...
e penso al retro gusto 
di una notte sul cuscino
sognando un incontro malandrino.
Quarant'anni senza un uomo,
ma con l'ardore che sembra un fallimento...
l'alba incanta, dissolve e genera incoscienza
come stupida ragazzina
che ama sentirsi nuda al vento.
La stanza accoglie la sua presenza
come un ospite d'onore,
e il vociare della gente 
come i suoni della strada
animano la città aperta come una rosa al sole.
Un canto di un muratore
sporco di cemento 
fa da contrasto al suono delle campane 
di una chiesa vicino al mare,
avverto l'onda che si scioglie sul mio cuore.
Un raggio della sua luce
spoglia la notte ormai alle spalle
lasciando l'insana voglia d'essere nuda
che bagnano le tremule ciglia...
e splende il giorno sulla carne
la dove mormorano i bisbigli
e placano le voglie
al sottil profumo di caffè.
Quarant'anni senza te,
ma col corpo e il sorriso da bambina
sazia la libellula che vola di fiore in fiore.

Andrea Iaia

sabato 21 aprile 2018

La bassa marea


La bambina ha tra le mani un dipinto di nuvola
che scivola negli occhi lucidi nel vedere la bassa marea...
ed ha paura che il mare si ritiri ancora e scompaia capricciosa
nei colori che le inondano i capelli.
C'è anche la paura di perdere qualcosa di bello e confusa si perde nei suoi aspri odori...
quel dipinto sa di mistico e scivola silenzioso in un fremito che le scuote le spalle
e la trascina in ardite domande che non hanno risposta.
Perché il mare si ritira in uno scenario spettacolare?
Le onde spumose disegnano contorni sulla riva piatta,
e la sabbia, con la sua umidità
induce la madre a meditare sul grande sogno lasciato indietro.
Allora, l'anima era cieca d'orgoglio
mentre il mosto profumava di vino novello sulla grande promessa,
un rimorso che ancora oggi cresce e fa male...
la risacca commuove e non perdona.
Socchiude gli occhi per unire quelle emozioni 
ormai riposte come in una valigia di cartone...
i ricordi, sono come l'onda che bagna la sabbia e ritornano da dove sono venuti 
e i suoi, sono respiri di carta per un biglietto di un treno mai preso,
ma che le resta di quella emozione una bambina che osserva il mare in silenzio.
Non l'ha mai detto a nessuno che a volte il suo cuore sembra assente in controluce
e che nel silenzio echeggia in un grido d'amore, quel silenzio che sorprende entrambi 
in un fermo immagine che sembra immortale... 
dove l’altopiano è rapito dagli odori forti del vento.  
Un leggero pianto scorre nel volto di donna 
nell'istante in cui l'aria salmastra sogna di essere una rosa. 
Vorrebbe riaprire quella valigia ferma ormai nel tempo, 
ma si guardano in faccia come piccoli esseri in olio su tela. 
La nuvola dipinta tra le mani della bambina diventa un rifugio 
dove il mare andrà a riposare nella quiete della sera, 
lasciando il destino a dormire su un cuscino dove i sogni prendono vita, 
e la bassa marea profuma di dolci limoni spremuti sul senso che inquieta le loro risposte.
Il riverbero del mare poi, contiene parole mai dette, ma che vanno a lanciare un messaggio
come quelle in bottiglia di qualcuno a cui manca qualcosa... 
e le conchiglie nel fondo del mare diventano scrigni segreti che conservano in silenzio ogni speranza. Entrambi, osservano con occhi lucidi l'incanto e si racconteranno al tramonto quello che avranno sentito... anche se cresce la voglia di restare e immaginare ciò che può fare la bassa marea. 

Andrea Iaia

giovedì 19 aprile 2018

E buonanotte...


 E buonanotte a chi costruisce il suo futuro...
a chi sussurra parole d'amore,
a chi vive la notte più lunga e più pura,
buonanotte ai sorrisi celati,
a quelle cose mai dette, o a malapena sussurrate,
alle preghiere per chi non fortuna col fato.
Buonanotte a chi dimentichiamo 
o mettiamo da parte
perché noi viviamo la vita,
e buonanotte a chi ha perso qualcosa
a chi non ritornerà e adesso riposa...
sotto lo stesso cielo di stelle
a qualcuno di più brilla
e ad altri si spegne.
E buonanotte alla luna che ci rassicura
che domani sarà un giorno diverso,
buonanotte a te che bevi l'ultimo sorso
di un vento sereno,
prima che il brivido scende sulla tua pelle
ed io ti abbraccio per annusare
il profumo di betulla
che s'alza per dissolversi in aria.

Andrea Iaia

La tua pelle...


La tua pelle morbida come seta
ha contorni delicati
che le mie mani valicano
sentieri inviolati.
Sanno dove andare
a toccare corde di passione...
fa bruciare il corpo alle vibrazioni
dell'assaggio degli occhi
socchiusi all'incontro.
La tua bocca deforme sulla mia
aumenta la sete del brivido intenso,
e giochi proibiti di lingua
dona il consenso di viaggiare oltre. 
Ma la tua pelle secerne di odori
che catturano l'anima
ad essere prigioniera della carne.

Andrea Iaia

Malia di luna


Malia di luna
dal pallore giallastro,
che fluisce nelle emozioni
come un sogno più dolce,
e tu che la guardi dalla finestra
scagli frecce al destino
dietro una tenda sospesa,
innamorata e immaginando
come sarebbe la tua vita
senza che tutto fosse compiuto
don il tuo compagno.
Magia di luci nelle case 
che s'affacciano al mare,
e tu che sogni d'essere portata via
in quell'isola che vive
solo nel tuo pensiero,
ed è solo un brivido intenso
dei sentimenti...
di una donna che sogna,
e più innamorata di prima
socchiudi la tenda 
e abbracci forte il tuo uomo.

Andrea Iaia

mercoledì 18 aprile 2018

Un caffè...


Un caffè è deliziare il palato
come quei soffici umori di lingua
che si sciolgono sulla tua,
e lascia che il senso di benessere
ripercorra lungo il corpo.
Avverti il piacere
come mani che toccano 
parti più intime
e raggiungono i sensi...
l'aroma e il gusto
si confondono in voglie pazzesche
di cose mai fatte...
immagini sorridendo
e ne assapori sino all'ultimo sorso.

Andrea Iaia

Verrà... non verrà...


L'attesa logora i sentimenti.
Verrà... non verrà...
sono le domande di una donna 
che aspira ad un incontro 
di chi le ha rubato il cuore
anche se lui ha già un'altra vita.
Il fuoco dentro brucia di passione
e non è colpa di nessuno
se l'amore gioca 
a fare questi scherzi,
l'attesa è come il vento caldo di scirocco
e ti fa spogliare 
immaginando che lui ti tocchi,
mentre sono le tue mani
a percorrere il sentiero della voglia.
Ti scompiglia i capelli
e il corpo morboso è come se lanciasse appelli
ad essere sua e concedersi tutta...
ma verrà... non verrà...
le domande le deformano l'aspetto
e accetta qualsiasi impedimento
o libera sua scelta...
sa che prima o poi, da lei tornerà!

Andrea Iaia

venerdì 13 aprile 2018

Dissolvenza


Dissolvenza
che non si scioglierà come in un sogno inatteso,
tra sguardi del vissuto
e immagini frammentarie,
ma in emozioni confuse
in una improvvisa tempesta
che scompiglia ogni cosa.
Dimenticare non è possibile
come la cronaca dei pensieri
nel film della vita...
il tuo io nel colore della primavera
e l'orgoglio come i rami di pesco in fiore
nel profumo inebriante degli occhi.
Per questo il cuore si dissolve
nell'ebrezza di cercarti...
l'unica forza che mi rimane ancora possibile
e nutro l'anima di ogni tua piega
in quel breviario di tempo
dove affogo in lacrime amare.
E se anche passerà una vita,
non dimenticherò mai ogni singolo tuo sorriso
e la tua voce come una splendida melodia
fra le note del cielo.

Andrea Iaia

venerdì 6 aprile 2018

Perdersi ogni tanto...


Non sai mai se a letto ci vai da sola
o con qualcuno dentro i pensieri.
L'inconscio prepara le voglie
sopra o sotto le coperte,
e ti chiedi se disturbi sognare
un incontro contorto...
mani esperte che violano il corpo
sin dentro il profondo abisso di donna.
Il desiderio è quello che immagini
ma che nella vita reale non puoi,
e il sogno va oltre il sentiero
di giochi perversi,
comparse che forse
incontri ogni giorno.
Perdersi ogni tanto fa bene
e sai che puoi andare oltre,
se a letto se ci vai da sola
o con qualcuno dentro i pensieri.

Andrea Iaia

Chi sei?


Ma chi sei in sostanza:
lacrime che addolciscono un volto
o lo prepara ad un bisogno,
oppure un sogno che si frantuma sul più bello!
E perché il mio cuore batte forte
dove sono intricate le radici del pensiero!
A pensarci... 
consumi ogni parte di me
in quella brace che si ravviva
al solo ricordo di folli giochi,
e nel grembo racchiuso e distrutto
la tua presenza è costante
in quella paura 
che possa perderti per sempre.
Chi sei, che hai il potere
di cucire spazi su pelle intrisa di umori
e che mi lasci avida di fiato
mentre ti cerco e grido forte il tuo nome:
Sei per caso l'anima di un desiderio
che trabocca dentro il mio inconscio,
o l'innocenza di una colpa 
che forse ignoro?

Andrea Iaia