BENVENUTO/A

IN QUESTO BLOG, VENGONO ASSOCIATE IMMAGINI LIBERE DAI THUMBLR ALLA POESIA DE L'ANIMA E PUOI CONDIVIDERLE, BASTA FARNE ESPLICITA RICHIESTA ALL'AUTORE, CIOE' ME. LE OPERE SONO PROTETTE DA COPYRIGHT SIAE CHE NE TUTELA POSSIBILI VIOLAZIONI E LE PUBBLICAZIONI SONO RISERVATE AGLI USI DI CUI SOLO L'AUTORE PUO' CONCEDERE. LE IMMAGINI INVECE, QUAL'ORA SIANO DI PROPRIETA' COMPROVATE, BASTA FARMENE RICHIESTA E PROVVEDERO' A RIMUOVERLE. SE VUOI ISCRIVERTI, UNIRTI E COMMENTARE IN QUESTO BLOG, CLICCA SUL BANNER SOPRA E LASCIAMI LA TUA EMAIL IN MODO CHE POSSO AGGIUNGERTI FRA GLI APPASSIONATI DI LETTERATURA. A TUTTI COMUNQUE, ANCHE CHI E' SOLO DI PASSAGGIO, AUGURO UNA BUONA SOSTA IN QUEST'OASI DI POESIA E EMOZIONI.

giovedì 18 aprile 2019

Vite diverse


Sofia pulisce bicchieri
nel bar della stazione centrale,
che ha nel retro una stanza
per chi vuole passare ore speciali
sopra un letto e al riparo da occhi indiscreti.
Ha poco più di vent'anni e mantiene il segreto,
e pur di sbarcare il lunario,
tra un caffè e i vapori d'espresso,
e i treni in arrivo e partenze su binari diversi,
i suoi occhi sorridono e illudono 
agli avance dei clienti.
Marta invece, è seduta ad un tavolo.
Beve gin tonic con ghiaccio
passando il bicchiere sulle sue labbra
che macchiano il bordo del vetro...
ha un trolley accanto e la sua eleganza,
le da l'aria di una gentile signora in partenza.
Ed invece ha dentro tutto quel che possiede,
dorme in una putrida stanza
su un materasso di un sottoscala...
con un cesso per prostituirsi,
pur di non dipendere di quel vile
che l'ha accoltellata
e le ha venduto sua figlia appena nata.
Sogna le stelle e quanto di bello
potrebbe ancora accadere,
se potrebbe, 
non vorrebbe nemmeno essere sfiorata.
Sofia pulisce i bicchieri
e ogni tanto le carezza il suo volto,
tra donne ci si comprende
legando il dolore con la speranza.
 Le loro vite sono diverse
in un bianco e nero di storie
vissute o raccontate da qualcuno,
entrambe sono nude, e di quel poco che s'intravede
come un ricamo di calza
a chi guarda e sfocia nella passione,
la necessità fa di loro indulgenza
che danza in aria 
come una foglia perduta nel vento,
ma sono amiche, almeno in quel tanto.

Andrea Iaia

mercoledì 17 aprile 2019

Dove il tempo è sempre fermo...


Aria e vento dove il tempo è sempre fermo,
e gli orologi sono fermi ai binari di stazioni
in cui ognuno prende un treno senza destinazione
per quel viaggio dove lo stupore lo ha segnato.
Ogni giorno sembra un sogno
e la gente vestita uguale
non ha remore di un futuro,
perché le ore sono intense
come un ciack di un set
in cui si gira all'infinito
la migliore scena della vita.
E tra la polvere, uscite da chissà dove
si materializzano donne con anfore 
e damigiane sulla testa,
olio e vino, per i giorni della festa,
processioni e sagre di paese,
e una volta al mese, sul camino acceso
la grossa pentola con il manzo per il sugo,
mentre per la strada, trecce d'oro di bambine 
con i cerchi che ruotano sul ventre...
e musica di una giostra che gira all'infinito.
Dove il tempo è sempre fermo
il carretto della frutta sulla strada
e il ciabattino che fissa suole sulle scarpe,
mescola le carte nella polvere 
dove il volto di un ragazzo
si accende proprio quando
una donna tira la sua calza
sovraesponendo la coscia nuda.
E mentre sogna l'impossibile, 
lo schiaffo sulla nuca del vecchio prete
lo riporta al demone che lo tiranna...
e correre a vestirsi per il vespro...
il campanaro stanco lo richiama al dovere
in cui rosari e litanie ad alta voce 
son disperse nei sbadigli.
E' costretto a star composto, 
mentre sorride di nascosto
a quel suo sogno che lo ricambia fra le ciglia asperse...
mira alla bocca, perché sa che mitiga l'amore
e vorrebbe stare sulle sue labbra
di velluto come polpa di una pesca.
Fra le spighe alte del giallo grano.
il tempo è sempre fermo,
e dimora il mio respiro, sulla strada, coi calzoni corti,
le ginocchia un po' sbucciate
e a non piangere per essere più forte...
una fuga col fiato corto che sa di aver peccato
per quel primo bacio sulla bocca.
Dimmi cosa c'è di strano
se afferrassi ora la mano di chi è distante
e dirle che sta bene, 
con i capelli un po' raccolti 
anche se vive da qualche parte
ed è invecchiata come il buon vino di campagna.

Andrea Iaia