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giovedì 29 agosto 2013

Anche la pioggia...



Anche stasera piove!
Quante cose avrei da raccontare dentro la pioggia...
e quante cose vorrei scrivere
per rileggerle ancora
se solo capissi il linguaggio dei sentimenti
quando penetrano dentro
come freccia dentro la carne.
Ci sono cose che purtroppo non tornano
e vorrei parlare di Valentina
e di quei fiori nell'aria sprizzante di giugno
nelle sue mani,
solo perché evidenziavano gli occhi
dal colore nocciola.
Sono belli i miei occhi diceva?
Ed io le carezzavo la testa
quasi a sfoltire i suoi lunghi capelli
in quella stanza che lei non poteva vedere.
Ma la pioggia...
lo scorrere d'acqua oltre i vetri della finestra...
colorava quell'aria velata di un profumo leggero
di resina e sottile malinconia
in cui si aggrappava al mio petto
dicendomi: non andare mai via.
Ci sono dei fotogrammi
che non hanno bisogno di foto ricordo,
ma che sono nell'album del nostro cuore
e di un destino ingordo
che prende tutto in modo beffardo,
e mi ricordo che lei innamorata
del dolce sentire che felpava l'aria,
volle darmi la sua natura, primizia del cielo
e solo perché non voleva restare sola.
Vorrei raccontare quei dolci momenti
in cui mi toglieva davvero il fiato...
della pioggia battente all'uscita di un cinema
in cui le raccontavo le scene...
e dei vestiti intrisi di pioggia,
quando volle fermarsi in mezzo alla strada
e disse che era bellissimo baciarmi
e sentir dalla mia bocca la fresca rugiada.
Ma l'attimo dopo, quando di colpo lasciò la mia mano
il sogno cadde come uno specchio in frantumi
e la vidi per strada col vestito macchiato
e qualcuno disse... che era passato
il solito imbecille ubriaco.
Anche la pioggia quella volta restò senza fiato.

Andrea Iaia

mercoledì 28 agosto 2013

Io mi ricordo...



 E correvamo col fiato in gola
verso il frinir delle cicale
per vedere oltre, il biondo grano
la distesa immensa,
quella cui l'orizzonte tagliava in modo netto
il cielo con il mare.
Io t'inseguivo in quella voglia dispettosa
in cui mettevi ali al cuore
nello sfidarmi a chi arrivava prima...
e solo per rubare quel segreto degli aironi
che per chissà quale poi magia
arrivavano sulle pietre bianche...
attirati forse dalla spuma fresca
che si adagiava sulla riva.
Io ricordo anche
quando il gran disegnatore 
si accaniva a disegnare forme di animali
con le nuvole, spesso non leali
che cambiavano la forma
per farci litigare...
ed eravamo disaccordi nell'indovinare
quella fetta della nostra fantasia.
E mi ricordo quando hai detto
di volere andare via
per raccontare agli altri le nostre eterne già follie,
simile al profumo della malvasia
in quelle bacche nere
che ci sporcavano la bocca.
Lo dicevi per farmi stare male,
ed io scemo che sempre ci cascavo
e rimanevo con gli occhi rossi ad aspettare
la tua risata, che come sempre
era balsamo per le mie ferite.
Poi, il richiamo della nonna...
minuta donna
con la sua veste sempre uguale
ed il grembiule al ventre
attenta al nascere anche di un breve temporale...
dove le pietre sembrano tutte uguali
ma nascondono l'ingenuità delle anime innocenti.
Un rimprovero per un gioco
confuso per quel poco che potevamo immaginare,
erano appunti in un quaderno
da rileggere e conservare.
E in fondo, erano lezioni
di una maestra antica ed elementare.
Correvamo col fiato in gola
anche quando il destino ci ha divisi
e tu bella come sempre 
hai dovuto stare come un fiore già reciso
in quel letto d'ospedale.
Era bello il mare mi dicevi...
e fosti proprio tu a spiccare il volo.

 Andrea Iaia

martedì 27 agosto 2013

Nell'alfabeto della vita



Ho afferrato il mio destino
nel sostanziale delle cose
nell'inverno di un mattino,
ed invento, o perlomeno sono dentro
un inventario di parole e cose disseminate
nelle occasioni perse o mancate
di un melodramma già concluso.
Ci si lascia quando si vuol bene
e dicono che nell'alfabeto della vita
nulla è mai tuo, 
ma solo un prestito che contiene
quel messaggio cui devi interpretare.
E io non so se devo aspettare ancora
il grande amore della vita,
ma voglio cadere nel mantello della sera
fuori dal mio tempo,
senza chiedere nulla
di perché e come sia successo
nel modo più straordinario e pulito.

Andrea Iaia

sabato 24 agosto 2013

Qualcuno parte e...



Il tempo che dolce si annulla
nel profondo di un bacio,
dove la pioggia non ferma
un capriccio felice
in cui l'addio si tramuta in una promessa.
E in quell'attimo passano
i sentimenti per un viaggio opposto
e sembra che in quella frazione,
vi sia un mondo parallelo...
e che tutta la vita che hanno davanti
i due teneri amanti
sia racchiusa nelle promesse
scostando un velo.
I suoni e le voci,
portelle che sbattono e l'attesa di un fischio...
le luci e i vapori,
la voglia che smacchia il desiderio...
hanno il colore del vischio
che augura loro un dolce ritorno ed nuovo incontro...
e immagino un film dove il treno parte
e i due annullano tutto
per un improvviso rientro
nel desiderio di vivere insieme...
e forse, ho fermato il tempo
per una scena di vita
in cui vorrei riavvolgere il nastro
e riveder l'emozione.
Qualcuno parte e forse ritorna,
ma c'è chi ha un viaggio di sola andata,
destinazione l'eterno...
e le emozioni, mi hanno insegnato,
 si vivono solo al momento
volendosi bene
e abbracciandosi forte.

Andrea Iaia


mercoledì 21 agosto 2013

Sussurri dell'alba



Sentire l'acqua
ondulare leggermente
col suo orgoglio fra le gambe...
e il cielo con la veste
del nuovo giorno
dipinto in alba...
mi riempie di emozioni.
Poesia che danza
nel silenzio dei riflessi
che si specchiano negli occhi.
La luce buona,
non ti lascia dentro le illusioni
ma ti accoglie, 
quasi a carezzarti la coscienza
in un incontro
tra la fragilità dell'essere
e il contrasto della vita.
Per questo, io mi immergo
nell'acqua buona del mattino,
per le sue chiare trasparenze
nel dipingermi il destino
dove posso confrontare l'anima
e scegliere in dove stare.
E sentire l'acqua
ondulare tra le gambe,
prima che mi immerga il corpo
è come ritornare dentro il grembo
ad ascoltar sussurri della mamma
che mi prepara un posto
dentro le emozioni.

Andrea Iaia

martedì 20 agosto 2013

Se pioggia verrà...



Se pioggia verrà, mi ricorderò di te,
figura stupenda e immacolata,
nata da una emozione.
E mi ricorderò di quei giorni
in cui l'illusione ha danzato
per togliere davanti ai miei occhi
il soave incontro di luce.
Poi sei arrivata,
dapprima in silenzio
con poche gocce a bagnarmi le mani,
dove l'odore di terra si confuse
col profumo di foglie un po' smosse
di dolci plantani,
sino a riempirmi le nari
di frangia gelosa di un fiore d'erba.
Lo colsi, bagnata com'era
e il fremito acerbo aprì le porte
come vestale verso l'ardore...
e ascoltai il sussulto
attraverso le sue trasparenze.
Non devi temere, dicesti...
a volte, mi si vuole evitare
per via che arrivo a spogliare il coraggio...
ma questo fa male
se non fai quell'assaggio
di lasciarti bagnare.
Mi vedi cadere, 
ma in realtà nasco dal mare
in quel desiderio che vuole volare
con te al mio fianco.
Se pioggia verrà, mi ricorderò di te,
di quando ti ho accolta
e poi hai frugato nell'intimo
per acquietare l'anima
al mio battesimo.
Ora sei mia,
dolce e sensuale come non mai
in queste piccole particelle 
che riempiono la mano
per poi cadere a fecondare la terra.
Se pioggia verrà,
ti dirò con passione... quanto sei bella!

Andrea Iaia

sabato 17 agosto 2013

Dammi un sogno che non sia volgare

 

Dammi un sogno che non sia volgare
e lo stenderò sul mare
a cullarsi sulle onde
senza cadere nell'abisso.
Come la carezza sulla pelle
che scivola senza oltraggiare
la coscienza, se dentro,
c'è il seme dell'innocenza
che ama perdersi 
o confondersi nel vapore acqueo
che sale in alto
per diventare pioggia
e bagnare gli occhi
di una nuova primavera
di emozioni.
ll tempo è solo concessione
che può passare in un istante,
e il sogno un'occasione
dove la distanza con l'abisso
si annulla in un momento
se il desiderio
viene coltivato nel profondo.
Dammi un sogno 
che non sia volgare
e ti farò vedere come vola
sino ad annusare il cielo
e raccontare quanto c'è di vero oltre,
quando la fede dice alla coscienza
...io ci credo!
Ci sono doni dentro noi
più grandi delle emozioni:
porte che si aprono
e fanno entrare luce.

Andrea Iaia

giovedì 15 agosto 2013

Stiamo amando



In questo tempo
dove il sale lascia la sua resa
sulla spiaggia,
un'altra pioggia bagna gli occhi.
dentro strani giochi.
La vita si rigenera in mille modi
e nessun giorno è uguale all'altro,
ma puoi trovare altri approdi
per fermarti e capire poi chi sei.
C'è un cielo che si apre
al sole che si sveglia
e mostra la sua forza...
e sussurri delle onde
che smerigliano un cuore fatto a pezzi
per unirlo ad una festa che si accende
a poco prezzo...
del valore di un sorriso
che dipinge il viso
per mostrarlo al mondo.
E se non è una maschera
indossata a convenienza,
vuol dire che stiamo proprio amando.

Andrea Iaia

martedì 13 agosto 2013

Ti ho mai raccontato...



Eppure, sento quella pioggia
dei grandi desideri,
acqua che mi percorre
sulle ceneri di voglie
per spegnerle dal fuoco di una notte
mentre dentro sono spoglia
di voli sconfinati
in ansie e sussurri interrotti.
Ho l'odore di te sulla pelle
e non voglio che si dissolva.
Lo annuso e mi perdo 
nel ricordo di una notte indelebile
dove mi hai incendiato l'anima
e sottoposta al piacere.
Ti ho mai raccontato del vento del sud?
Arriva impetuoso
e scompiglia un sogno
per trascinarlo dove la vergogna
non ha più senso...
e ti porta dove lui vuole,
 per sbatterti in un altro volo 
dove non puoi fare altro
che aspettare cessi il suo orgasmo.
E' un vento caldo 
che genera moti di quella passione
cui non puoi fare a meno...
e senti la sua bocca vorace
succhiarti persino il seno.
Eppure, ho un'altra ambizione:
cercarti per un'altra evasione
dove spogliarsi in un letto
non è una lotta tra corpi
ma semplice voglia di lasciarsi
trasportare da quell'attrazione
dove non servono poi tante parole.
Ho l'odore della tua pelle sulla mia carne
e il desiderio che cresce per un altro ritorno.
Ti ho mai raccontato della passione?
E' un viaggio interiore dove cadono i veli,
dove il desiderio dell'altro
ti consuma sino a portare residui di fiamma
al settimo cielo,
e scomporli nell'unica voglia
di bere dal corpo.

Andrea Iaia

lunedì 12 agosto 2013

Ricominciare



In questo cielo dove il blu
ascolta il mare e la sua voce,
accoglie nelle nuvole
la rabbia di una voglia,
come un messaggio
avvolto e chiuso in una bottiglia,
quello di trascinare onde
sul destino della terra
così misera e sempre in guerra
con se stessa.
E non tutte sono uguali,
l'anima ad esempio,
vien divisa da conflitti
che se non sono per chi vuoi bene
sono per l'orgoglio
di non saperlo dominare.
E il mare...
ascolta e vuol sbatterti la saudade
per risvegliarti in un altro tempo
dove il nulla era intorno
ed hai avuto il primo incontro.
Si perdono le emozioni
e sarà per questo
che nascono situazioni
in cui un temporale
o un'improvvisa mareggiata
fa la voce grossa
e vuol sbatterci una promessa:
quella di una calma interiore
se accettiamo che gli altri
poi son migliori.
Profumo di quell'acqua
che ci bagna sia dal cielo
che dalla schiuma delle onde
di un secondo tempo
dove le emozioni
sanno ritornare.
E c'è bisogno di una mano,
quella tesa per ricominciare.

Andrea Iaia 

sabato 10 agosto 2013

Se potessi scegliere...



Se potessi scegliere
un tempo cui decidere,
sceglierei quello di non essere
nel mutare inganno delle favole
e di non vedere
quel declino della donna
chiusa in quattro mura
per essere definita un angelo
senza aver poteri.
Sto imparando
che i grandi ci nascondono
le ali per volare
e ci propinano promesse
che non sanno mantenere
e che il domani
avrà lo stesso giorno
della fragranza del buon pane.
Se potessi scegliere
fermerei il tempo 
per conservare tutto...
e pianterei tulipani
per offrirli ai grandi
e far capire loro...
 che i figli sono solo doni
e non cartoline da mostrare.

Andrea Iaia

giovedì 8 agosto 2013

Vivi la vita



Vivi la vita
in quell'emozioni improvvise
che toccano l'anima
e la scuotono dentro.
Acqua improvvisa
e che bagna il tuo corpo
ha quella forza di leggere
la tua coscienza
per farti scoprire che un certo diverso,
che abbia qualcosa di buono
oppure un rimorso,
ha sempre un lato migliore
che ti prende per mano 
e ti conduce a stringere la sua e ad accettarlo.
E' come quando ti svegli
e vedi che tutto è stato sempre 
al suo posto...
mentre invece eri tu
che hai seguito un contrasto
e sei stata lontana.
Vivi la vita
baciando quella fortuna di esserci
nel momento migliore
in cui puoi capire come vanno le cose.
Ridere e piangere sono fratelli:
gioia e dolore sono facce
della stessa medaglia
che ti serve per acquistare il germoglio
di un'anima pura.
E' come l'acqua che dolce ti bagna
e improvvisa ti svegli...
e noti che un certo sbadiglio
così, come ti apre i polmoni,
ti apre alla vita
e ti riconcilia dalle tue delusioni.

Andrea Iaia

lunedì 5 agosto 2013

Io oggi, non voglio essere un santo



 Siamo parti di musica
noi che facciamo vibrare note
di un canto fantastico
e creiamo armonie con assòli diversi.
Acqua pura da bere a piccoli sorsi,
magie che sappiamo impartire
quando l'anima è protesa a volare
verso il bene comune...
e quando gli occhi sanno guardare
al di la di quelle piccole cose
che ci passano accanto.
Io oggi, non voglio essere un santo
che se ne sta a benedire dall'alto
e aspetta un malcontento o un pianto
di uno che chiede il suo intervento...
ma voglio viaggiare con te
in qualunque sogno vagante
e raccogliere pietre preziose
per un bagaglio diverso
che ti faccia poi stare bene.
Perché non c'è gusto arrivare da soli
e sentirsi chiedere...
"dov'è tuo fratello!".
Siamo parti di un mondo
che ha desiderio di girare all'incontrario
per riprendere cose,
come fanno i ricordi
per cambiare lo scritto di un certo diario
e rivedere le scene che ci hanno emozionato
 oltre questo moderno sipario.
Vibriamo fantastiche note
nel concerto unico di questa vita,
banale per chi non l'apprezza
e si lascia sedurre da uno statico viaggio
verso isole di un posto felice.
La musica vera è dentro la voglia
di essere invece semplice onda
che si lascia trascinare da quella forza del vento
per finire su spiaggia a bagnare i tuoi piedi.
Io oggi, non voglio essere un santo,
ma voglio invece viverti dentro.

Andrea Iaia

sabato 3 agosto 2013

Sussurri



Musica deliziosa
dentro incomparabili note
come una porta che attraversa il tempo
sono i sussurri di un'anima
non inquieta
e che incoraggiano
sentimenti lieti
di far parte di una magica poesia.
Cantico del cuore
che come ghiaccio scioglie
le sue parti cristalline al sole
e si lascia poi sedurre
da quelle briciole di parole
che penetrano dolcemente
per acquietare il vento...
sono i sussurri di un amico
 che non pretende niente
ma che guarda 
a quel bene tuo profondo.
Sussurri di poesia,
di un canto o quel che sia
ma che scorrono sulle onde
di quel tempo che ti accarezza
e vola via...
e sei tu la brezza sulla pelle,
la luce delle stelle...
il cobalto di quel cielo
dentro l'acqua pura 
che da sorgente scorre.

Andrea Iaia

giovedì 1 agosto 2013

Voglio contemplare...



Voglio contemplare
il suono delicato di questo mondo
forse troppo perfetto per noi mortali.
Gli spifferi che vengono da ogni parte
per le pretese di stare in questa vita...
e la magia di un ascolto
dove la terra assorbe ogni mistero.
Siamo parti di questo augurio
ma inciampiamo su strani desideri
che ci confondono le acque,
e c'è pioggia di colori
ed una pioggia in bianco e nero
che non sempre scende poi dal cielo,
ma dall'inutile profondo di se stessi.
Se si capisse almeno che l'esserci è sempre un dono
e che le guerre per un posto di conquista
o un atto di rivalsa
non appartiene a quel respiro
che ci è stato messo apposta,
forse, non cercheremmo appigli
per le sciocche e vil pretese
di voler essere confusi.
Far la vittima è un copione cui sappiamo bene recitare,
adulazione per farsi compatire, 
ma è esser veri che è difficile interpretare
e non sempre la luce che seguiamo è quella vera.
Le scelte poi, hanno quella strada dell'orgoglio
in cui il profumo di un abbaglio
è una breve scorciatoia verso l'io che vuole tutto.
E' figlia dell'inganno,
un suono che stona nel pentagramma dell'affetto...
e si cade perché dentro lo si vuole...
per quelle briciole di ragione da mostrare
che poi diventa muro e dagli altri ti separa.
Voglio contemplare per capire...
soltanto per capire e respirare aria pura...
e sopratutto perché c'è sempre un buon risveglio
che mi cattura dopo che son passati i lampi di paura.

Andrea Iaia