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giovedì 31 gennaio 2019

Una notte d'orgoglio


Sullo sfondo di un cielo arrossato
da un folto tramonto...
negli appennini spettinati
da un leggero vento,
c'è un aereo che plana,
come i ricordi che prendono forma
nel sottile presente di una sera che torna.
Profumo di pelle,
la mano che trema leggera
mentre attraversa le forme...
odore di mare nel reflusso di onde
che carezzano il cielo
con un bacio su bocca di donna
che s'apre vogliosa.
E nei giochi di corpi
si aprono porte verso il piacere...
nel sapore notturno di una stanza di un motel,
negli occhi velati di luce
di luna e di stelle attraverso fessure...
argento che cola su forme nei muri.
Una notte d'orgoglio
di amanti fugaci, dominati di voglia...
entrambi a cercarsi, ad amarsi e sfamarsi
tra lenzuola di lino
nel soave incontro da clandestini.
E sullo sfondo di un cielo ormai dipinto di ozono
muore il giorno vinto da un sogno
che conserva ancora l'odore di pelle
di quella donna,
tra le mie braccia strette
per impedirla che fugga
da dentro quel letto disfatto.

Andrea Iaia

martedì 29 gennaio 2019

La sposa


Una sposa attraversa
la strada che va al porticciolo
del grande mare,
in corteo, a piedi e intinta nelle folate di nebbia
che le ripassano melanconiche scene
come il velo che porta sugli occhi.
Una futile lacrima scolpisce le ombre
di quel che sta per cambiare...
non è più una bambina che giocava
dentro il cortile.
E' una sposa qualunque, della parte vecchia
dove si diramano vicoli, annodati tra loro.
Raggiungere la Chiesa,
tra gli applausi di donne sformate al balcone
e di panettieri, operai al lavoro
in un quadro che sembra dipinto.
La nebbia mescola scene
con bambini che raccolgono caramelle e confetti
in un gran fermo immagine
dove lei un tempo era una di quelle
mentre nel porto suonano imbarcazioni
come a salutarne il passaggio.
I tacchi d'argento la tengono in equilibrio
mentre tiene il polso
sul corrimano delle lucide scale,
e il fruscio di stoffa della coda sorretta
da due piccoli paggi,
sono come mazzi di fiori
agitati per rilasciarne il profumo.
Una donna è una donna
qualunque sia il suo ceto sociale...
diventa di classe per lasciare una traccia
a chi l'osserva o contemplato la crescita.
Va incontro al suo sposo
nella vita che cambia...
lascerà la famiglia che l'ha cresciuta
per farne una nuova....
e sarà sempre quella che si guarda allo specchio
prima di uscire...
che si darà tocchi di cipria sulla sua pelle
per essere bella, perfetta,
con gli occhi brillanti come le stelle.

Andrea Iaia

lunedì 28 gennaio 2019

L'attesa


Fuori, la pioggia è incessante
e le pozzanghere sono buchi di ruote d'auto
che schizzano acqua verso incognite destinazioni.
Rigagnoli argentei scivolano sui vetri delle finestre...
e lei è oltre la soglia della sua immaginazione.
“Tornerà? Dove sarà?”, si chiede,
mentre sotto i tetti
due colombi gonfi e tremanti,
con occhi socchiusi si scaldano il cuore.
"Dimmi perché non mi chiami
e mi fai stare sovrappensiero",
ripete l'ansia agli occhi velati
da una futile lacrima
che scende e bagna le labbra
sino a sentire il sapore di amaro.
L'anima è inquieta e ad ogni tuono...
scolpisce il dolore di un'attesa snervante.
Le sue mani toccano i vetri bagnati,
disegnando profili di un uomo che impreca 
per un ombrello spezzato,
e un'altro per i pantaloni inzuppati.
E schizzano come proiettili
i segni di gelo su tutto il corpo...
mentre la pioggia batte e la donna alla finestra
aspetta il trillo beato del suo telefono
di un momento che scioglie l'attesa.
Disperazione e fantasie illusorie
disegnano il peggio,
quando un sussulto la scuote mentre s'apre la porta
e fa sciogliere l'ansia in un sorriso tirato.
"Dimmi perché mi fai stare sovrappensiero",
dice al suo uomo,
mentre questo l'abbraccia
e la pioggia fuori,
sembra non essere più importante
di un bacio sopra la bocca.

Andrea Iaia


domenica 27 gennaio 2019

Se vedi una donna sotto la pioggia...


Il cuore ha molti tatuaggi invisibili
frammentati nello stile di vita
disciolti nell'anima.
C'è chi ne sente gli intagli delle ferite
e crede, introducendo le dita
nell'acquasantiera,
di aprire al perdono una fessura,
e c'è chi crede al peccato mortale
solo per aver sorriso
con certa disinvoltura.
Il peccato non ha una misura
e il perdono non cura gli strappi.
Ma se una donna,
la vedi sotto la pioggia
col trucco disciolto e i capelli bagnati,
ricorda che ha l'anima provata,
e non serve un avance per farla cadere.
Può essere bella, affascinante,
una che darebbe un sogno indiscreto,
ma non sai se dentro,
porta un peso segreto.
Ho visto fanciulle
con belle gonne sopra il ginocchio
attendere qualcuno
che poi le han rivoltate dentro ad un letto
sino a quando
non hanno visto il tramonto
e si sono accorti del tempo
che sorride e ferisce.
La libertà di un altro
implica ad essere sole,
arrese e appassite come un fiore,
e se vedi una donna sotto la pioggia
col trucco disciolto e i capelli bagnati,
non ferirle ancora di più
di quanto hanno sofferto.

Andrea Iaia

sabato 26 gennaio 2019

Sentirsi donna...


Sentirsi donna
è ammirarsi in sotto gonne leggere
appena smosse dal vento
per chi vuole persuadersi
d'ottenerla almeno in un sogno...
e magari trasuda di sensualità
mentre ascolta musica dalle sue cuffie
e compie giravolte
inconsapevole d'essere osservata.
L'intimo ha sempre occhi maliziosi
che distorcono il pensiero.
Ammirarsi in specchi che non tradiscono
la reale bellezza interiore...
trucchi e fondo tinte
compreso rossetti accesi sulle sue labbra
sono solo accessori
di una maschera che deve indossare.
Sentirsi donna è più delle sovra cosce
che lascia intravedere
mentre è seduta...
e chi la guarda lasciva
non sa che è una tela imbrattata
di mille colori
in cui da solo apparenze
per nascondere la sua realtà.


Andrea Iaia

 

venerdì 25 gennaio 2019

Il sogno...


Una ruota che gira.
Una giostra con sogni
tra nuvole e cavalli
mentre la musica suona
in luci e colori...
una sfida nel vento
tra germogli di vita,
e diventiamo fuggiaschi
in un mondo astratto
a cercare emozioni,
innamorati di un gioco invadente.
E so bene che non posso mai prenderli,
perché svaniscono
o scoppiano appena le tocchi
come bolle leggere
di fresco sapone...
posso solo ambirli sperando
di esserci dentro
danzando nel loro candore.
Se avessi un tessuto ricamato
con i suoi colori,
stenderei sotto i piedi l'oro del sole
e l'argento della luce notturna
per camminarci sopra,
ma il sogno diventa reale
quando scopri che è già passato
e non te ne sei nemmeno accorto.

Andrea Iaia

giovedì 24 gennaio 2019

La sera


La sera è come una carezza
del buon Dio
per prepararti a quei sogni
che non si possono cavalcare
durante il giorno,
e se senti una leggera brezza
son gli angeli
che ti aiutano a dimenticare
quanto di sofferto
hai avuto intorno.
La sera è il profumo della vita
dove ricordi si mescolano ai propositi
di far del bene il giorno dopo
con nuova essenza.

Andrea Iaia

Se la vita ti cerca...


venerdì 11 gennaio 2019

L'inconscio


Non ci sono sogni
senza il passaggio degli occhi chiusi,
non c'è vento che spiega il cuore
nei meandri di una sofferenza
che bacia l'anima, 
prima di un sofferto bacio 
su gocce di pianto
che si affacciano timidamente.
nell'alba di un ombra
che cade per un desiderio
di riportare un ricordo
verso dove lo si è perso.
L'inconscio ha astratti imperfetti
e vive in quel silenzio
dove poi ci si sfoga...
non ci sono suoni che non rompono i muri,
non c'è l'infinito senza i pensieri,
e il cielo comunque è testimone del tempo,
prima che ognuno si volti
e si guardi dentro uno specchio
per capire chi è e cosa si aspetta.

Andrea Iaia