BENVENUTO/A

IN QUESTO BLOG, VENGONO ASSOCIATE IMMAGINI LIBERE DAI THUMBLR ALLA POESIA DE L'ANIMA E PUOI CONDIVIDERLE, BASTA FARNE ESPLICITA RICHIESTA ALL'AUTORE, CIOE' ME. LE OPERE SONO PROTETTE DA COPYRIGHT SIAE CHE NE TUTELA POSSIBILI VIOLAZIONI E LE PUBBLICAZIONI SONO RISERVATE AGLI USI DI CUI SOLO L'AUTORE PUO' CONCEDERE. LE IMMAGINI INVECE, QUAL'ORA SIANO DI PROPRIETA' COMPROVATE, BASTA FARMENE RICHIESTA E PROVVEDERO' A RIMUOVERLE. SE VUOI ISCRIVERTI, UNIRTI E COMMENTARE IN QUESTO BLOG, CLICCA SUL BANNER SOPRA E LASCIAMI LA TUA EMAIL IN MODO CHE POSSO AGGIUNGERTI FRA GLI APPASSIONATI DI LETTERATURA. A TUTTI COMUNQUE, ANCHE CHI E' SOLO DI PASSAGGIO, AUGURO UNA BUONA SOSTA IN QUEST'OASI DI POESIA E EMOZIONI.

lunedì 20 ottobre 2014

Vita...



Vita...
questa vita  ci sorprende con girandole d'emozioni
e inizia con un vagito in cui gli occhi
assaporano un volo nell'azzurro,
assieme a un battito di ciglia
e un pianto tra i colori e cromi
di persone che ti ammirano dietro ai vetri
che vorrebbero legarti in quel vento di passione
in cui imiti le scelte oppure sei perduto.
E nell'irresistibile voglia di una madre
d'averti tra le braccia e contemplarti come dono
conoscerai che il meglio avviene sempre
dopo un certo tempo di dolore
e mutevole scorrerà poi quel tempo
in cui l'essenza di quel filo silenzioso
che lega terra e cielo
si sorprenderà di come imparerai in fretta
le regole che vengono dall'alto
assieme alle vocali, nomi e cose,
e t'insegnerà ad aver fiducia, ad essere leale,
e a non aver paura, ponendoti di fronte il bene e il male
in cui decidere dovrai e a non avere fretta.
E la stessa vita sfuggirà
nelle contraddizioni di una crescita
in cui avrai fame di quelle cose ed amicizie
che baratteranno quello che si conquista con un certo tempo,
con il tutto e subito senz'anima,
ma, solo con l'involucro del corpo, 
così, dannatamente per uno sfizio.
Vita...
questa vita così bella e maledetta
è un viaggio nell'incognito, dove tutto passa in fretta
e ti ritrovi già invecchiato
nell'illogico rimpianto d'aver preso e dato
senza poi ritrovarti nulla tra le mani
e nessuno che ti dica se lo hai fatto bene.
E intanto avrai fame di quei ricordi
dove la stessa luce ti ha visto brancolare in quei passaggi,
ora di sposo, padre e figlio,
compagno di quel viaggio 
in cui stessa luce puoi spegnerla
con un interruttore.
La stessa vita sfuggirà come una finzione
in cui s'aggrappa nella trama di un palcoscenico segreto
la regia di un dolore spettatore, 
in cui dovrai preparati a rinascere di nuovo
in quei bagliori del vissuto.
E comunque sia, è sempre uno spettacolo 
dire poi a chi viene... io c'ero e son passato
attraverso quel preso e dato
ma, ho avuto una mano nella mano
e parole sottovoce
di un Dio seminascosto nel linguaggio della natura.

Andrea Iaia

martedì 14 ottobre 2014

Bisbigli di donne


Bisbigli che nessuno misura
e che neanche i poeti sanno
cos'hanno le donne
e si sforzano d'interpetar i loro sogni.
E il bello è che finiscono
per associarli alle solite cose,
normali voglie
perché sanno di essere a volte sensuali.
E oltre il trucco e il banale rossetto
c'è una bocca che non ama vanità a dispetto,
ma una bellezza interiore
che va al di fuori di un pettegolezzo,
giusto per scambiare le solite fresche parole.
Bisbigli che son come fogli
di pagine bianche,
perché poi, quello che scrivono dentro
lo fanno con inchiostro simpatico che si cancella...
e io non ho visto una donna dirmi cose di donne,
ma so che tra loro ci sono segreti, legami e pareti
dove non si può sconfinare
perché l'uomo non sa penetrare
l'intimo di un'anima così femminile.
Le donne, si potranno parlare per ore ed ore,
raccontarsi e ridere di noi che ci perdiamo
dentro l'ardore di un corpo svestito,
perché non sappiamo resistere al loro spogliarsi
ed è lì, che poi difettiamo
e lasciamo modo che i bisbigli vanno a sposarsi
con cose che vorrebbero fare con qualcun altro.
Le donne, te lo lasciano capire
quando si parlano e si raccontano:
li senti bisbigliare da quelle bocche
che vorresti chiuderle con le tue labbra,
e baciarle con grande passione,
 per carpire cos'hanno dentro
da sognar sempre il meglio.

Andrea Iaia

lunedì 13 ottobre 2014

Certi incontri...


Solo ricordi in quel vicolo 
dove si fonde passato e presente
e il sole quasi non scende
a bagnare di luce le zone d'ombra.
Fantasmi che sembrano andare
dove la noia non muore,
e un barista di spalle al muro 
 pensa al suo tempo sprecato
in quel tratto dove anche i lampioni spenti
sembrano dire che sono feriti.
Distante, un breve sogno
quasi una leggera occasione
di perdersi con una vespa nel vento
in un viaggio senza bagaglio...
là, dove il taglio del giorno
assomiglia a quell'incontro speciale
di un mattino d'estate
degli anni settanta.
Scrutavo carriole e vetturini...
porte dei treni e finestrini alla stazione
per vederti scorgere da qualche parte...
una fuga d'amore e una canzone
di Gianni Morandi,
per noi giovani e ballerini
in una società che stava cambiando.
E quella vespa è stata la nostra ruffiana
che ci ha visti fare all'amore in quell'avventura
di breve durata...
sfavillante e superba,
guardiana del nostro incontro dentro il canneto.
Se questo presente fosse poco migliore
e nel vicolo tornerebbe il sole
io ti porterei ancora
dove stendemmo tovaglia sul prato
in quel silenzioso splendore dei tuoi cinquant'anni.
Un barista ricorda i suoi clienti,
e ricorda il tuo ingresso come un vento
in quel mattino d'estate...
minorenne e maliziosa...
chiedesti un aperitivo,
e poi di fare un giro sulla mia vespa.
Certi incontri nascono all'istante 
e se non li cogli, ti perdi certi bisbigli
in quella danza ambiziosa del caso
che si diverte ad unire le anime
che non sanno di esistere da qualche parte.

Andrea Iaia

martedì 7 ottobre 2014

Suggestioni allo specchio


Nella giusta penombra
prepara l'attesa
nell'aura distesa di anfora colma
di seduzione...
palpitante adulazione
dove pupille si esaltano
al sospirato incontro.
Colombe le gambe che fremono 
mentre sottile
scende l'idea d'aprirle
come ostrica che offre la perla
a bocca assetata... 
desiderosa di entrare nel solco
e smarrirsi alla luce.
Suggestioni allo specchio
mentre il pennello ritocca le labbra
con l'acceso colore della passione...
emozioni di donna nel segreto lucente
di ciò che vorrebbe e non dice.
Ha un'alba segreta il suo cuore
per chi riesce ad entrare e restarne abbagliato
di un ipotetico viaggio verso il peccato...
gabbia dorata l'offrirsi
dentro il sublime pensiero
di cadere nel fuoco
e bruciarsi anche solo per poco

Andrea Iaia

lunedì 6 ottobre 2014

Non dovevi innamorarti di me


Non dovevi innamorarti di me
che percepisco il respiro
di una donna che sente troppo
il battito di un'emozione...
io che scrivo, penso e son capace di volare
nelle magie di una finzione
per colorare il grigio delle lacrime.
Non dovevi innamorarti di me che rido e piango,
capace di far l'amore
solo a contemplare un dolce sguardo
e di stare ore ed ore
davanti a un corpo muto
come un quadro senza musica
per afferrarne la poesia del silenzio.
La fragilità è come una musa con le corde tese
in un disegno dove amo saper toccare
note dentro fremiti senza pretese...
e tu che sei sensibile all'amplesso di concentrati occhi
non dovevi innamorarti
 di quella lucida follia presente
in battiti ribelli e forse sciocchi
nel cadere dentro le mie braccia
e tormentate labbra
che cercano le roventi tue.    
Perché quando ti innamori di un uomo simile
che sa toglierti anche il respiro
è come ad avergli dato l'anima,
e sia che ci rimani o te ne vai
mi avrai poi sempre dentro
nel rivisitare l'intimo.

Andrea Iaia

mercoledì 1 ottobre 2014

Un giorno me ne andrò



Un giorno me ne andrò
e non so se ci sarà il sole ad accompagnarmi
o la luce pallida della luna.
Se sarò cosciente 
o attraverso il viaggio di un dormiente
e se avrò più o meno
la mia dose di paura.
Me ne andrò nella poesia dell'universo
con il fruscio dei miei passi
a solcare quei confini di un altro inizio,
per ricevere quel bacio sulla bocca 
dal sapore di ciliegio,
nel profumo di quel mistico
in cui dicono, rivedi le persone perse.
Avrò polvere di stelle addosso
a bagnarmi come acqua simile alla pioggia,
e il vestito della festa
per entrare in quella quiete
che annulla la distanza dal dolore.
Me ne andrò senza rimpianto
confondendoni nell'aurora
che precede nuova luce,
con una carezza al volto
che ti farò, prima di passare oltre.

Andrea Iaia