Giocano le ombre, assieme agli specchi
a troncare gli inganni,
mentre affonda la notte
le sue unghie laccate di bianco
dentro la pelle.
E sono stordita dalla mia anima
che ancora combatte
e che tiene in vita pensieri...
graffiando gli unici lampi di fuoco
che lasciano il segno.
E' il grido interiore del mio silenzio
si ribella al tutto compreso
di quel precipizio
dove fantasmi che non fanno paura
mi fanno inciampare
in quel filo teso
dove il sussurro è solo un richiamo.
Odori di talco...
risate bonarie di quand'ero bambina...
e mia madre mi scioglieva i capelli
dandomi un bacio sul capo rivolto al cuscino.
E mi addormentavo
nei vapori notturni
che si dissolvevano a quella pura sottile luce,
nel suo volto che ancor mi sorride
mentre chiude la porta.
Saranno le ombre disegnate sul muro,
ma sono braccia del mio passato
che si intrecciano nel mio futuro
e che vogliono ancora giocare
e stupirsi di quel vento d'estate
su lenzuola pulite.
Andrea Iaia
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