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venerdì 30 marzo 2018

La mia anima...


La mia anima sa di acqua che scorre fluida. 
E' limpida ed evapora
nel momento in cui sente il bisogno
di farsi bere...
è immortale per le intenzioni.
Chi la beve sa della sorgente
in cui viene,
e si disseta condividendo i suoi sogni,
custode del mio destino
è un angelo nascosto
che mi segue nel modello di vita.
Fiorisce al sorriso di qualcuno,
dandogli la mano per il cammino,
mentre si defila 
quando sente il bisogno di far silenzio
ne l'essere inascoltata.
Lasciala spaziare e se vuoi,
coltiva la sua essenza
che la mia anima vive e respira 
insieme alla tua.

Andrea Iaia

mercoledì 28 marzo 2018

Consapevole...


Consapevole di aver vissuto
senza conoscerne il senso della vita,
mi aggrappo al mistero
interpretando i sogni
per sfuggire alla realtà disumana,
crudele a volte...
preferendo i lunghi silenzi.
In quelli si celano
le profondità dell'essere,
la resa dei conti all'inutilità,
la voglia di rinascere ad ogni sconfitta,
e se la vita da e prende...
ma soprattutto prende nel momento migliore
affinando l'esca o la parola
per dissuaderti...
sono consapevole di aver fatto il possibile
per capirne il linguaggio.
Ora sono qui, a vederla passare
questa vita, e infrangersi...
come le onde del mare
sulla costa inerme.

Andrea Iaia

martedì 27 marzo 2018

Il dolore... (Riflessione del martedì santo)


Il dolore a volte bussa
e il cuore gli apre la porta.
C'è sempre di mezzo il cuore
ad aprire agli sconosciuti,
e puoi trovarti improvvisamente ad amare
ma anche spogliato/a di quel che hai.
Il dolore mi ha tolto la persona che amavo
e non è una moglie/marito,
fratello/sorella che è da mettere in conto,
ma una figlia nel tempo migliore della sua vita.
E ti domandi perché sia successo,
mentre questo dolore
veste gli abiti del pianto
e ti priva dell'essenza di vita...
ti ruba il sonno ed anche il futuro
e ti chiedi perché non sia toccato a te
per l'equilibrio di un ciclo,
e vorresti sbattere la testa contro un muro.
A questo dolore, ricordo le parole
di Gesù a Nicodemo, che disse:
"Quando sei giovane vai dove vuoi, 
ma quando sei vecchio, 
altri, ti cingeranno le vesti
e ti porteranno dove non vorresti andare."
...ed io aggiungo: ne vedere e ne sentire,
perché davvero vorresti 
aver fatto in cambio
per la sua vita.
Il dolore a volte bussa,
e anche se serri la porta così tanto forte,
il cuore gli permette di entrare.

Andrea Iaia

sabato 24 marzo 2018

Le amiche, da piccole...


Le amiche, da piccoli sono più che sorelle.
Conservano segreti
in un patto che li lega per sempre,
convengono in tutto,
persino le pene.
Fanno a turno a dirsi per sempre
che non si divideranno mai,
e anche se distanti saranno,
si ritroveranno ad ogni festa
e ai loro compleanni.
Le amiche sono come gemelli,
soffrono entrambi 
se una di loro cade 
e si rompe come cristallo,
le lacrime che versano
sono gocce di perle
che fecondano la loro unione.
Si sono scelte perche si somigliano
e sono sensibili ad ogni magia
che stupiscono i loro occhi,
le amiche hanno il potere di guarire l'altra
con semplici parole...
e il cuore palpita per un legame
che non può sciogliersi mai.

Andrea Iaia

mercoledì 21 marzo 2018

Non sono perfetta


Mi piace il difetto.
Io che non sono perfetta
non abbasso lo sguardo
ma so le risposte
di chi ti stringe in un angolo.
Lo fa per dispetto
e poco conta la veggenza
o la palla di vetro
per appunto capire...
non riesce ad essere come me stessa
che non sono perfetta
e posso far tutto,
anche non chiedere scusa
a chi vuol vedere lacrime
sopra il mio viso.
So che son degna di come sono.
Essere sensuali è come l'alba vestita di oro
e le giornate son tutte buone
per non essere perfetta.
Le mie gambe però catturano sguardi
e in qualche chilo di troppo l'uomo si perde 
anche se si rende bugiardo e dice che sono perfetta,
ma lo fa per avere un tacca ad ogni conquista
e io sto al gioco, seduco ed aspetto.
So essere docile 
e graffio quando ci vuole,
l'uomo perfetto non esiste
se così non mi accetta.

Andrea Iaia

lunedì 19 marzo 2018

Non posso contare sul mio cuore


Non posso contare sul mio cuore,
perché batte forte 
se mi sfiori la pelle.
L'istinto produce confini
che stuzzica il desiderio
e mi piacerebbe condurti dove l'immaginario
si comincia a sentire,
ma non posso contare
su cose che svaniscono
quando non ci sei.
Così come al mattino,
quando mi chiami,
per dirmi che hai sognato di noi,
e in quel sospeso che precede l'attimo, 
fai di me, la femmina più felice
al mondo.
Ma non ci sei
e non posso contare in nulla
perché quando l'amore prende
anche immaginare un bacio può far battere 
forte il cuore, e la mente poi...
chissà dove va!

Andrea Iaia

mercoledì 14 marzo 2018

Appagata


Il corpo vibrava perfetto 
nel viaggio della seduzione,
le mani parlavano più delle parole
quasi a proteggerla o come fossero complici
nell'evento delle carezze sospese
nella sua sottoveste.
E in quel misto di odori,
dove ognuno vaga nei sensi,
la follia viveva d'emozioni,
seguivano distratti tratti di pelle...
trovasti una scusa perfetta
per non perderti nemmeno un attimo
di quel desiderio.
Appagata!
Dicestii che volevi essere appagata
nonostante le nostre ombre
si animavano sul muro,
appagata in sostanze combinate
come un elisir che acquietava l'anima.
E in quel momento non t'importava essere moglie, 
ma amante o perfetta sconosciuta
persa in quel visionario gioco di sensazioni...
e mentre il corpo vibrava
nella capacità di stupirci a vicenda,
togliesti maschere e vestiti,
metafore di quel che eri
nel donarmi centimetri di pelle,
per ascoltare il respiro farsi più forte
in colpi proibiti, segreti e passioni
in quel gioco in cui il vortice di emozioni
girava dentro e fuori la testa.

Andrea Iaia

sabato 10 marzo 2018

Voglio perdermi dentro i tuoi occhi


Voglio perdermi dentro i tuoi occhi.
Lasciare che il mare
invade le mie onde
per sentire quella stupenda storia,
di due che si amano in eterno
e bruciano per passione.
Qualcuno, da qualche parte
sta aspettando il mio disordine di pensiero
e brilla come un riflesso,
e io voglio perdermi in quel desiderio
di un "ti amo" silente che lo dimostra...
perché parlarne 
significa solo usare parole grosse
senza averne l'effetto 
di una brace che arde.
E una donna puoi metterla al muro
o amarla in un letto,
io voglio invece  perdermi ubriaca
dentro i tuoi occhi.

Andrea Iaia

venerdì 9 marzo 2018

Il mio bagaglio


Ecco il mio bagaglio:
sogni, trasportati dalla coscienza
come colombe,
artigli, che si aggrappano a speranze,
ed io come in uno specchio
in cui mi ci vedo assai diverso.
Tante cose avrei voluto fare,
ma per quanta fatica ci metti,
ho imparato che alla fine di questo viaggio, 
sei da solo con il tuo bagaglio vuoto
da consegnare, da lasciare...
anche quei momenti intensi,
di felicità e dolore insieme.
La mia valigia vuota
è l'immagine di me stesso
nell'universo della vita,
che pur avendo ricevuto
non ho nulla da portare appresso.
Solo l'innocenza di qualche sbavatura...
sbagli del sentirsi tradito
di un aiuto che non arrivava,
ma il mio bagaglio è questo:
un autentico me stesso, 
che sognava, sognava
e sognava.

Andrea Iaia

mercoledì 7 marzo 2018

Nel semplice rumore del mare


La quiete al crepuscolo
nel semplice rumore del mare,
la voglia di sparire, glissando le acque
nella trasparenza di rive assai taciute.
Sprazzi di porpora in alto, nel cielo,
e un brusio, simile a un sospiro
di fiabe leggere,
in cui bambino ascolto,
come un canto o una nenia nella brezza,
la gentile carezza divina.
Leggende, racconti di mio nonno al vespro,
in cui mi acquattavo silente
a quegli occhi rossi,
felici di raccontare,
come se avessero vissuti
davvero il fardello.
E in dolci rintocchi
di un campanile al vento,
volti di donne ridenti alle luci della sera...
e profumo di fiori, tra i vasi sporgenti.
Disse di aver vissuto quì, tra queste sponde
gli ultimi istanti di vita,
dopo aver lasciato il paese.
Disse di aver cercato il riposo
nella quiete al crepuscolo,
e nel semplice rumore del mare.

Andrea Iaia

Il mare...


L'odore del mare...
lo iodio e il sale brulicante nei riflessi
di acque un po' smosse,
mi ricorda quello dei tuoi capelli
bagnati sul mio petto,
che m'inebria
come un'ostrica mostra la sua perla.
Passeranno le piccole onde,
s'intrappoleranno tra fessure di reti
pesci che non sanno d'andare a morire...
ascolterò il lento mormorio
di suppliche al vento,
in cui solitario, sotto un cielo
colorato di rosso tramonto,
ti ho lasciata alitare sulla mia bocca
parole sospese d'amore.
E passerà anche l'attesa
che fermenta l'attimo
perché so di ritrovarti in questa fuga
più forte di ogni pretesa.
Il mare è un luogo in cui la mia anima si somiglia...
una chiamata impellente 
in cui solo la tua forza sa farla crescere, 
sono uno zingaro che sogna
il reflusso d'acque e la tua bocca sulla mia
a toglierci il respiro.

Andrea Iaia


domenica 4 marzo 2018

Come seta...


Come seta,
la pelle delicata per le tue dita,
che sanno accarezzarmi
con densità proibita...
come seta,
le mie labbra profumate,
che sanno morderti in maniera delicata
per lasciarti segni di possesso.
E dire che ero imbarazzata,
adulata, soggiogata e arenata
alle idee, profonde e castigate
di una certa educazione...
ma come seta
mi lascio brulicare 
da sessualità impazzita,
per scoprire quel filo 
che ci tiene ora ben legati.

Andrea Iaia

sabato 3 marzo 2018

Vivremo!


Segui il filo
e saremo dall'altra parte,
una realtà diversa 
da questa che viviamo.
Segui il filo e non aver paura.
L'istante muore solo lo vuoi.
Raccogli le tue forze e vivremo. 
Sì, vivremo
e ti seguirò ovunque
con un legame ben nascosto,
la vita ci ha puniti
ma non avremo più figure assai sospette
che ci seguiranno ancora
con ricatti, falsi miti e promesse.
Io e te siamo simili:
se uno decide di andar via, 
l'altro, pur rimanendo
muore dentro.
Segui il filo e non perderti
nelle inutili emozioni,
perché vivremo. 
Sì, vivremo!

Andrea Iaia

venerdì 2 marzo 2018

Lei aspettava...



Lei aspettava! 
Sapeva che sarebbe arrivato,
avrebbe soffocato i pensieri
e che avrebbe dato vita elle emozioni.
Aspettava sino all'estremo,
contando sui suoi tempi lunghi,
un ritaglio di vita soffocato in silenzio
e lontano da occhi indiscreti.
Le piacevano i suoi baci,
così lentamente e con passione...
il modo di come la possedeva
per riempirla di luce,
perciò aspettava curando ogni dettaglio,
dall'intimo audace
alla sensualità raccolta.
Percepiva persino il suo profumo 
di pelle curata per l'incontro.
Avrebbe sentito il campanello
suonare alla porta
e il suo cuore avrebbe sussultato.

Andrea Iaia