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sabato 8 dicembre 2018

Trasparenze


Le trasparenze sono le nostre debolezze
che abbiamo paura di farle notare...
ognuno ha la propria ombra
fatta di desideri indiscreti
e figura pulita.
Ci illuminano dentro
e in lotta con la coscienza
filtrano come una lama lucente
in quel buio dove la realtà seduce.
Le trasparenze sono l'orgoglio
di uno specchio introverso.
Una specie di gioco
di "tiro alla fune" con la ragione
che se vince,
anche se la sopprime
lascia sempre una calda emozione.

Andrea Iaia

mercoledì 5 dicembre 2018

Certi giorni...


Certi giorni, vorresti evitarli.
Hanno il sapore di un grigio invadente
o come la gente che incontri
che ti buca lo stomaco,
e ti fa star male con le parole
gettate nel vento.
Il legno invecchiato 
ha problemi con i suoi tarli
che si nutre del suo sapore
e non conoscendo il dolore
rode per la speranza di essere migliore
di lui che sopporta di essere per sempre ferito.
Certi giorni, sono come la pioggia che cade
e riempie pozzanghere
in cui puoi bagnarti...
e vorresti attingere una parte di cielo 
dipinto altrove, in cui c'è sempre il sole
a scaldare la fredda illusione
di ritrovare qualcuno che hai perso.
Il pianto degli occhi o quello del tempo
hanno in comune
la tua stessa storia,
e insieme, come filo di seta
ti lega a quello del suo ricordo.

Andrea Iaia

giovedì 13 settembre 2018

Intensa è la ragione...


Intensa è la ragione
di accarezzare la pelle,
mentre gli occhi si fan luminosi
ed accendono il desiderio.
Le ombre animano fantasie
e solitaria una luce sottile 
brucia lo sguardo,
la notte è abituata 
a quel veder non vedere,
ma questa volta,
come un dardo è colpita
e muore dentro la voglia di un uomo.
La donna sa essere femmina
e le basta poco a sedurre,
i sensi non sono di ferro
ma si lasciano andare
come onda a spiaggiarsi dentro l'oblio.
Intensa è la ragione di averla,
ma a possederne il desiderio
è lei, solamente lei.

Andrea Iaia

martedì 11 settembre 2018

Le tue mani...


Il tempo si ferma
nella luce che taglia come una lama,
l'incanto di unghia
laccate di rosso
che ti fa femmina,
nel contrasto che accarezza
la voglia di un grembo acerbo.
Vanità e profumo di donna
dall'essenza di rose rosse
vellutate nei sensi...
è il respiro della notte 
che s'accovaccia alla mia bocca 
sulla tua nuda pelle
come una coppa da bere,
perché le tue mani,
con unghia tinte di rosso 
sono come le sottane svasate
che serbano dentro,
il vino migliore.

L'abito da sposa


E' l'ora che sfilaccia un bianco e nero
che si scolora a tratti di danza
nella falce di luna,
vesti che sanno di fiori
che si impigliano su leggero vento
che scostano ciocche dagli occhi
di una sposa.
Un trucco leggero si scioglie
a una lacrima che sfiamma una resa...
e le scarpe appese 
per sedurre e ridurre in frantumi
la notte,
in quel profumo di seta
che come un'onda
svestita la sposa giace nel letto
per plagiare l'attesa.
L'abito, 
rimarrà un ricordo indelebile,
e muterà come il frutto di pesco
mangiato e vissuto.

Andrea Iaia

domenica 9 settembre 2018

Ti darò...


Ti darò la luna
perché nei miei sogni c'è la luce
tenue ma leggera,
giusto per i tuoi occhi ...
ti darò perle deliziose
come lacrime che scendono 
dal pendio di una carezza
e sarà come guardarti
nello specchio... spettinata, 
ma con una gran voglia
di far l'amore.
E ti darò l'ardore
di una notte fatta apposta 
per guardarsi
e capirsi quanto siamo dentro
in una semplice poesia.

Andrea Iaia

mercoledì 29 agosto 2018

Accade...


Accade che appena il buio brilla nel silenzio
in quel frammezzo in cui si accavallano i respiri
l’emozione incontra il sogno
nell'avere la tua bocca sulla mia
e fende l'aria per attraversare
quel brivido di essere sospeso
su quel filo d'orizzonte,
a metà di quell'abisso
o di un volo nel profondo
dove gli artigli graffiano la pelle
nel vortice di passione.
Accade che gli odori incastrati
 tra pensiero e carne
hanno un tocco grave 
che strappa voce agli sguardi...
sono tempi che si fermano
dove il fiato stretto tra le costole 
procurate dalle mani
portano tormenti
più di quel sapori delle labbra.
“Prendimi così”, dicesti quella sera...
voglio che mi togli la poesia
e scorri nudo come l'acqua,
fremetti nella stagione delicata 
di spegnere la sete
nell'averti tra le gambe.
Socchiusi gli occhi per farmi attraversare
dai riflessi dove si snodò la febbre
nella passione,
e fu poi nebbia nei miei occhi
e in quelle silenziose curve
dove la malizia dei tuoi sensi
si sciolse nel piacere d'averti
dentro l'anima.
 Ora accade che ti sento come strega
che m'inchioda dentro un letto
e che cerchi morsi per trattenere le tue urla
mentre bagni la tua lingua nel peccato
e io spinto come vela in questo mare
accarezzo l'acqua del piacere
dentro accesi occhi
in cui fisso quel pensiero sciocco
di sentirmi come se mi avessi derubato
di qualcosa.
Accade che ti cerco nel respiro
e che mi faccio catturare
dalla danza del tuo corpo
dove muovi il ventre sul mio bacino
in maniera deliziosa.

Andrea Iaia

giovedì 23 agosto 2018

Ho chiesto alla luna...


Ho chiesto alla luna una faccia diversa,
la sua, quella segreta, forse un po' persa
dentro il mistero dell'universo.
Ho gettato la maschera
che mi separa dalla mia vita,
perché di sotterfugi, 
ad ogni incontro mi perdo...
le ho chiesto quella dolcezza infinita,
quella che gli sposi considerano di miele,
e i miei occhi si sono accesi come candele
per alitare in un sogno.
Mi ha detto che devo portarla,
perché la maschera copre tristezza
e sorride quando alita il vento e m'inquieto.
Le ho chiesto la luce,
la sua, quella pallida e non brucia
per una notte nel velo della mia sorte,
ed è stata di straordinaria bellezza
che ammalia e turba
una donna in cerca di pace.

Andrea Iaia

venerdì 17 agosto 2018

Sirena


Solitaria bolina
accarezzano cosce
e solcano mani 
che gocciolano onde 
al tramonto...
i capelli bagnati
fustigati dai colori
che amano sentirsi liberi
come vele 
che affrontano la sera.
Ti immergi nella modulazione
di un lento sonoro
di una dolce risacca,
sei sirena che vibra
ne l'azzurro del mare,
poesia che affronta 
il desiderio.

Andrea Iaia

lunedì 6 agosto 2018

Riflessi di me allo specchio


Riflessi allo specchio...
di me e di certe voglie
che chiedono conferme...
è l'amica preziosa
che in silenzio osserva,
conosce l'intimo dei desideri
che vogliono varcare la carne.
Ha la mia voce e occhi perplessi.
Mi guarda quando mi trucco
ed è come se scendesse dentro un abisso
e scrutarmi dentro,
per capire se saltare il fosso
è un desiderio esigente
o una cosa importante.
Riflessi di luce, 
e il mio corpo diventa un'altra,
che ammalia e seduce...
"Son perfetta?"... le chiedo,
e scuoto la testa, in cui traspare
la femmina ingorda.

Andrea Iaia

lunedì 23 luglio 2018

L'estate...


  Estate che graffia,
il sole che scortica pelle...
dentro un miraggio di pioggia
che bagna appena le labbra
e scopre brividi e solchi
di un tormento nell'anima.
Il mare lucida riflessi
mentre i piedi scavano dentro la sabbia
a cercare l'umido consenso 
di un breve sollievo,
e il suono di un gabbiano che in alto sorvola,
riporta echi e riverberi
come un inno di pace sulla solita vita.
Le vele al largo si gonfiano
per volare sull'acqua in cerca di vento,
canoe che cavalcano onde
come un saggio di romanzo scritto
su libro da leggere in solitudine.
E' l'estate di suoni,
di gocce e sorrisi di un viaggio
nel breviario di vita,
magari alla meta prescelta...
scappatoia per un riposo dell'inquieto percorso
di incertezze che cadono in altre stagioni,
dove per uno strano difetto
di un malcontento perenne,
s'invoca il freddo pungente e viceversa, 
nel torrido sudore che bagna la fronte.
L'estate è anche questa.
Che anche se breve, sono due mesi per restare sospesi a qualcosa,
come chi per esempio, s'innamora e spera in un incontro segreto
con la donna o l'uomo, vicino d'ombrello,
in una notte stellata e la luna così piena da poterla toccare.
L'estate che ci scopre romantici, in cui per assurdo cadiamo nei sensi
e in quel proibito, dove siamo indifesi
e si sospira in quel nudo incontro dietro una barca
a sporcarsi di sabbia nell'incontro fugace.
Estate di dolci passioni,
con il sole che ci spreme come limoni,
sperando che almeno la sera con ci rende confusi
nel volo di una brezza leggera come chimera,
in cui occhiate e cenni d'intesa
sono gesti complici di una notte speciale.
E' l'estate in cui si sogna,
mentre la donna affonda i piedi
ancora di più nella sabbia
e apre le gambe alla lieve carezza di uno strato di olio solare
per far l'amore con l'abbronzatura,
mentre i suoi occhi socchiusi
sprofondano in un vortice di nuovi colori.
La notte poi, fresche lenzuola copriranno la pelle,
mentre proprio la luna la spierà
attraverso la sua pallida luce
e bagnerà l'istinto di femmina selvaggia in quel volo notturno
dove sorriderà felice all'incontro segreto,
che resterà utopia negli umori persi e vinti
e che non confiderà mai al suo uomo
di aver fatto l'amore con uno sconosciuto in un sogno.
Che magari si avvererà, o resterà soltanto un disegno mentale...
ma l'estate gioca strani scherzi dentro un sentiero
che sembra un deserto fatto apposta
per evadere e perdersi in fantasie bramose
di baci ed abbracci,
anche se all'arsura, ci pensa una lingua rovente
capace di dissetare un compagno.

Andrea Iaia

lunedì 25 giugno 2018

Limite invalicabile


Voglio la verità che mi cerca
e mi spiega chi sono...
mi guardo allo specchio
e le bugie dentro di me,
si svelano in fretta.
Mente e voglia premono 
sul pudore da sciogliere in ogni occasione,
mentre sono perfetta
nella dolce illusione,
inevitabile, perché la verità
sempre mi trova.
E il mio uomo è convinto
nell'equilibrio che mostro
e io mi accontento di farlo felice,
quando invece profumo di mosto
e fermento alla passione
di un altro che mi seduce in silenzio.
Limite invalicabile per uno che mi crede fedele,
ma io, di una piccola parte non mi accontento
e voglio cadere nella complicità
di me stessa riflessa allo specchio.

Andrea Iaia

lunedì 18 giugno 2018

Prigioniera dell'anima


Prigioniera dell'anima
che vorrebbe filtrare attraverso fessure
per seguire i raggi d'oro e di polvere,
restituendo a se stessa
equilibrio e forza interiore.
Poco importano le parole,
che anche se toccano il cuore
non la fa librare come farfalla in volo,
prigioniera di uno stato
che tocca i pensieri
e nella sua gabbia infine muore.
Da lontano bagliori
incantano occhi
e si rivede come immagine allo specchio
pur non accettandosi...
eppure, hai dentro la libertà
per inseguire nuvole e sogni.
Si portano zaini a volte leggeri
e a volte pesanti,
ma l'inganno è farti credere di essere 
sola e nuda.

Andrea Iaia

lunedì 11 giugno 2018

Anni migliori


Anni felici, 
spensierati e leggeri,
pieni di luce di un bianco nero
espansivo di povertà...
strade allargate
per biciclette e pedoni,
vita vissuta e sole sulle finestre.
I primi caldi, i primi tepori,
Marinella ballava 
al suono di orchestra improvvisata
all'angolo di un caffè centrale,
sua sorella stupita
e un po' vergognosa
della sua aria pulita
la tratteneva come per dirle:
"Smettila! Ci guardano tutti!".
Eppure, per lei era simile al giocare
e le sue mossette fermavano gente...
li viziava all'ardore di vederla giocosa.
A lei non importava per niente
che ballasse su strada
o su mattonelle di casa,
quelli erano gli anni migliori,
gli anni ruggenti di un twist importato
e le sue piccole gambe invitavano chiunque
a ballare, e al contrario del pensiero,
si diceva... puntualmente ogni pomeriggio,
mentre l'orologio della piazza batteva le ore,
andiamo a vedere
Marinella al ciglio di strada che balla.

Andrea Iaia

domenica 10 giugno 2018

Tenera...


Tenero è il grano
come la tua pelle lucente
nel pomeriggio di caldo assordante,
di fuga nascosta
come l'afa struggente
ai baci così delicati e improvvisati.
E nel cerchio ristretto di abbracci,
l'infinito specchio di un cielo
che con un sorriso
cela il sommerso giudizio d'incanto.
Tenera è la voglia 
di smarrirsi dentro aliti sottili di vento,
tra promesse fatte con occhi.

Andrea Iaia

Il mattino e la sera


Sono il mattino e preparo il destino,
l'ora sconnessa nelle fronde di luce,
tu che prepari i progetti,
che te ne fai se a me poco importa?
Posseggo le chiavi per aprire le porte
per occhi lucidi al suono d'incanto,
ammalio con candide sirene
e ho vesti di donna.
Ma son come un uomo che aspetta
il declino di ognuno.

E io sono la sera, e assorbo parole,
bacio ferite e pianti, 
eludendo chi cammina al mio fianco...
ho il cuore di pioggia perché sono umana,
occhi d'insonnia per chiari di luna,
e piego il tempo 
per consolare e ricreare.
Non posseggo chiavi ma dolci parole
sussurrate dentro i sospiri...
sono una donna che vola di cuore in uore
come farfalla
e ama i lenti respiri di una vita
che merita essere vissuta.

Perché ti affatichi se ci sono giorni contati
disse ancora il giorno...
e la sera rispose: "Non è buona educazione
sobillare dentro le orecchie degli altri
e condurli dove liberi non sono"...
pur di vedere sorridere sono testarda
e tenera come il vagito di un bimbo.

Andrea Iaia

mercoledì 6 giugno 2018

Strade


Strade che si prendono
e a volte si evitano,
ognuno ha la sua sottile ombra
da percorrere.
Hanno luci e suoni di artisti e campanili
come un quadro impressionistico
da vivere.
Strade in cui si fanno scelte 
sia che ci sia la luna
a precedere il sentiero notturno,
che un cielo libero e pieno di sillabe divine...
strade melanconiche 
per un amore ormai finito,
che per le domande, 
dove siano finiti
chi non fa parte più della vita.
Strade di emozioni, 
fiori e baci come le ciliegie,
di amanti improvvisati
e di chi vende il suo corpo
per abbagliare certi uomini dannati,
o di chi beve per tirare 
il suo morale un poco su.
Ma in ognuno c'è chi ascolta la tua voce.
Un'amica silenziosa
con lo stesso tuo vestito
per farti fare pace con la tua coscienza.

Andrea Iaia

lunedì 4 giugno 2018

Delusa...


Delusa da un'attimo di interpretazione...
delusa dalle forme di intenzioni,
le parole a volte, sono come tizzoni di fuoco
che bruciano l'anima...
e frantumano i sogni appena le emozioni
si scontrano con la triste realtà.
Delusa da occhi che ti guardano
come specchi segreti
per percepire il lato debole 
di frammenti di vita,
c'è chi ti sogna svestita
per essere con te in un letto a farci l'amore
solo perché vesti in un certo qual modo.
E al di la di come intravedo gli sguardi,
sono delusa da chi giudica in modo testardo
chi fa intravedere un bel paio di gambe...
e sarei bugiarda se li nascondessi al mondo.

Andrea Iaia

giovedì 24 maggio 2018

Sono intrappolata in uno specchio


Sono intrappolata nello specchio.
L'immagine perfetta non esiste,
e anche se il mio corpo
ha raggiunto il suo piacere,
sto per precipitare in un abisso,
in un qualcosa di inevitabile
che si rinvia.
Vorrebbe farmi passare inosservata,
essere un fantasma in piena luce,
la bilancia è il mio declino
che non c'entra con il destino.
Sono inrappolata in un disegno
come i legni dello shangai,
stanze di carta in cui gli sguardi
sono come lance che ti trafiggono
e ti giudicano se sei nella misura
o una da buttare via...
eppure, mi piaceva il profumo della sera,
la pelle, mia, svestita dentro un letto,
la nuda gentilezza delle mani 
al contatto degl'indumenti,
ed invece sono prigioniera di uno specchio
che mi vorrebbe magra e distratta della vita
sino ad uccidermi e per ora son ferita.
Chiedo aiuto per incantarmi ancora
nei tormenti di lenzuola infuocate,
distruggi per piacere questo specchio
che mi tiene intrappolata.

Andrea Iaia

lunedì 21 maggio 2018

Sono...


Amo il respiro caldo
che infuoca il corpo,
ma sono lunatica, testarda
e un poco stronza
se fingi d'amarmi.
Il mio grido è silenzioso,
in un pensiero che non mi abbandona mai,
e anche se sai calmare le mie maree
in un suono profondo
che sanno di baci,
sono un mistero tutto da scoprire.
Un raggio di luce su lama tagliente
che non perdona
se non mi vedo rispecchiare
nei tuoi sentimenti...
e voglio che le tue labbra
accendano quel fuoco
da farmi impazzire,
altrimenti "Vaffanculo", 
e vai altrove a sbollire la fame.

Andrea Iaia

sabato 19 maggio 2018

L'intimo di donna


E' come la tela del ragno!
Morbosa eccitazione dell'intimo di donna
che sa catturare l'anima
di chi con passione segreta
ambisce ad averla nel letto.
Muta d'aspetto
ai sospiri designati
per farlo cadere nel vuoto.
La donna conosce i segreti
e legge persino nella mente...
e con il suo intimo seduce solo chi brama,
e lo soffoca sino a fargli mancare il respiro.
E' come un velenoso serpente.
Ti avvolge e coinvolge nelle sue spire
e ti avvelena con il suo fascino,
ma fa sopravvivere solo chi ama
e per fame di averlo ancora.
L'intimo di donna
può farti ardere in una brace 
sino ad avvolgerti nel fuoco vivo.
Ma se la deludi...

Andrea Iaia

giovedì 17 maggio 2018

Amo...


Amo la semplicità,
gli abbracci e le carezze...
la sensualità che esprimo
mentre cammino,
amo le bugie raccontate
e le favole dai nonni
perché dentro, sono ancora una bambina.
Amo la luna, il mare, 
il sognare ad occhi aperti nei giornali
mentre seminuda sono sul divano,
le rose, la notte chiara e le stelle
e inventarmi te in un amplesso 
come nei romanzi
che leggo prima di dormire.
Amo la solitudine, la mia libertà...
l'essere spettinata tra la gente,
e stare a letto a pensare
a quel che accade fuori
senza la scema che sono.
Amo la pioggia, l'odore della terra bagnata,
e quello di me appena lavata
e l'aroma del caffè per addolcire la nuova giornata.
Amo le vetrine lucide per specchiarmi
e confrontarmi...
guardare se sono tirati gli autoreggenti
e gli sguardi della gente
mentre accavallo le gambe seduta,
per capire cosa farebbero con me
tra lenzuola più candide.
E amo la bjgiotteria come l'ambra, 
il topazio e l'acqua marina,
passeggiare inquieta tra vie oscure 
per vedere se mi segue qualcuno,
ma anche essere sbattuta ad un muro 
e cedere alla passione,
e andarmene tirandomi su l'intimo
senza cercarlo e senza farmi illusioni.

Andrea Iaia

mercoledì 16 maggio 2018

Pietre lucenti


Pietre lucenti sul percorso di lei...
le sue scarpe han consumato strade
nel nome di una libertà,
e la luce fioca dei lampioni
hanno ancora un sogno da realizzare,
quello di volare senza le sue ali.
Chissà se la sua è vita giusta
la composta donna pensa nel tornare a casa,
e ogni volta è un miserere sospirato
per non arrivare a fine mese...
non lo ha scelto lei di piangere
mentre serra il suo portone
e dimentica le paure
e brutti incontri ancestrali.
Quelle pietre hanno visto più di qualcuna
non tornare a casa,
e c'è chi va in cerca di piacere,
o chi ha bevuto
e non teme la coscienza.
Ma lei è figlia di quel danno
che cerca le anticamere di un'assolvenza,
 e le sue scarpe hanno buchi così profondi
e gli occhi bassi per non cadere
mentre le pietre lucide della strada fissano il composito
di un alchimia per dipingere la scena.

Andrea Iaia

lunedì 14 maggio 2018

Quando l'intimo forte bussa...


Irti son le dune
che attende l'onda e il suo flusso
acquietarsi sulla spiaggia
della sua pelle...
pensiero che sfuma
dal fiore di fanciulla
che cade in un abisso di un certo sogno.
Ed è l'amplesso che bussa l'intimo
finendo nell'universo
di un sinonimo...
se lui fosse qui, 
calmerebbe le mie voglie
misurando il battito del cuore
che non mi da respiro.
Ma guardo il fondo della strada
e mi domando da che parte tu verrai,
e prima che la nebbia dai miei occhi si dirada
preparo il corpo per la sua marea,
di averti almeno
in un sogno puro.
Quando l'intimo forte bussa
non c'è porta che si apre al suo flusso.

Andrea Iaia

venerdì 27 aprile 2018

La lussuria...


La lussuria ha un prezzo molto alto da pagare:
si aprono le mie cosce 
come un canto da interpretare
ai giochi più perversi,
ma devi scorrere come onda
sull'argine dei frangi flutti
e provocare maree.
Devi saper spogliare i sensi
e raccontare al corpo femminile
di esserci senza sosta all'incontro,
e non è da tutti
saper aprire quelle porti
nel silenzio di una lingua
che parla uno strano linguaggio.
La lussuria ha un profumo di forte passione
nell'intimo che nasconde
l'umido taglio verticale
che è come una serratura da scassinare.
E se sai fare questo,
tutto ti è concesso senza permesso
come un ladro che prende ciò che è prezioso.
Solo al pensiero mi apro come una rosa
e ti coinvolgo senza nemmeno 
rendertene conto.

Andrea Iaia

domenica 22 aprile 2018

Petali di rose


Sono petali di rose quelle emozioni
che scorrono sulla pelle...
fragile poesia che brucia al calore della passione.
Gli occhi si ammirano splendidi e lucenti
al disegno innaturale di un destino...
in cui le donne, quasi allo specchio
sembrano falene che sbattono le ali
al vento leggero.
Il loro profumo seduce la quiete
mentre un muro separerà i loro segreti
nel soave incontro di bocche affamate...
li aspetta un letto con lenzuola pulite
in cui disfacciano l'ombra di se stesse
in un gioco che sa di irreale.
Ma l'amore è anche questo
e rispettarle è un dovere morale
mentre assaggiano il lieto percorso 
che unirà i lori corpi
mentre la rosa sbocciata
sembra un fiume d'inchiostro
che scrive gli umori di fresca stagione.

Andrea Iaia


L'alba



L'alba irrompe dalla finestra
filtrando oltre la stoffa della tenda
e brilla dentro gli occhi
svegliandola dal torpore.
Guardo l'orizzonte, fresco e trasparente,
pieno di speranze e prospettive,
con maggiore intensità...
e penso al retro gusto 
di una notte sul cuscino
sognando un incontro malandrino.
Quarant'anni senza un uomo,
ma con l'ardore che sembra un fallimento...
l'alba incanta, dissolve e genera incoscienza
come stupida ragazzina
che ama sentirsi nuda al vento.
La stanza accoglie la sua presenza
come un ospite d'onore,
e il vociare della gente 
come i suoni della strada
animano la città aperta come una rosa al sole.
Un canto di un muratore
sporco di cemento 
fa da contrasto al suono delle campane 
di una chiesa vicino al mare,
avverto l'onda che si scioglie sul mio cuore.
Un raggio della sua luce
spoglia la notte ormai alle spalle
lasciando l'insana voglia d'essere nuda
che bagnano le tremule ciglia...
e splende il giorno sulla carne
la dove mormorano i bisbigli
e placano le voglie
al sottil profumo di caffè.
Quarant'anni senza te,
ma col corpo e il sorriso da bambina
sazia la libellula che vola di fiore in fiore.

Andrea Iaia

sabato 21 aprile 2018

La bassa marea


La bambina ha tra le mani un dipinto di nuvola
che scivola negli occhi lucidi nel vedere la bassa marea...
ed ha paura che il mare si ritiri ancora e scompaia capricciosa
nei colori che le inondano i capelli.
C'è anche la paura di perdere qualcosa di bello e confusa si perde nei suoi aspri odori...
quel dipinto sa di mistico e scivola silenzioso in un fremito che le scuote le spalle
e la trascina in ardite domande che non hanno risposta.
Perché il mare si ritira in uno scenario spettacolare?
Le onde spumose disegnano contorni sulla riva piatta,
e la sabbia, con la sua umidità
induce la madre a meditare sul grande sogno lasciato indietro.
Allora, l'anima era cieca d'orgoglio
mentre il mosto profumava di vino novello sulla grande promessa,
un rimorso che ancora oggi cresce e fa male...
la risacca commuove e non perdona.
Socchiude gli occhi per unire quelle emozioni 
ormai riposte come in una valigia di cartone...
i ricordi, sono come l'onda che bagna la sabbia e ritornano da dove sono venuti 
e i suoi, sono respiri di carta per un biglietto di un treno mai preso,
ma che le resta di quella emozione una bambina che osserva il mare in silenzio.
Non l'ha mai detto a nessuno che a volte il suo cuore sembra assente in controluce
e che nel silenzio echeggia in un grido d'amore, quel silenzio che sorprende entrambi 
in un fermo immagine che sembra immortale... 
dove l’altopiano è rapito dagli odori forti del vento.  
Un leggero pianto scorre nel volto di donna 
nell'istante in cui l'aria salmastra sogna di essere una rosa. 
Vorrebbe riaprire quella valigia ferma ormai nel tempo, 
ma si guardano in faccia come piccoli esseri in olio su tela. 
La nuvola dipinta tra le mani della bambina diventa un rifugio 
dove il mare andrà a riposare nella quiete della sera, 
lasciando il destino a dormire su un cuscino dove i sogni prendono vita, 
e la bassa marea profuma di dolci limoni spremuti sul senso che inquieta le loro risposte.
Il riverbero del mare poi, contiene parole mai dette, ma che vanno a lanciare un messaggio
come quelle in bottiglia di qualcuno a cui manca qualcosa... 
e le conchiglie nel fondo del mare diventano scrigni segreti che conservano in silenzio ogni speranza. Entrambi, osservano con occhi lucidi l'incanto e si racconteranno al tramonto quello che avranno sentito... anche se cresce la voglia di restare e immaginare ciò che può fare la bassa marea. 

Andrea Iaia

giovedì 19 aprile 2018

E buonanotte...


 E buonanotte a chi costruisce il suo futuro...
a chi sussurra parole d'amore,
a chi vive la notte più lunga e più pura,
buonanotte ai sorrisi celati,
a quelle cose mai dette, o a malapena sussurrate,
alle preghiere per chi non fortuna col fato.
Buonanotte a chi dimentichiamo 
o mettiamo da parte
perché noi viviamo la vita,
e buonanotte a chi ha perso qualcosa
a chi non ritornerà e adesso riposa...
sotto lo stesso cielo di stelle
a qualcuno di più brilla
e ad altri si spegne.
E buonanotte alla luna che ci rassicura
che domani sarà un giorno diverso,
buonanotte a te che bevi l'ultimo sorso
di un vento sereno,
prima che il brivido scende sulla tua pelle
ed io ti abbraccio per annusare
il profumo di betulla
che s'alza per dissolversi in aria.

Andrea Iaia

La tua pelle...


La tua pelle morbida come seta
ha contorni delicati
che le mie mani valicano
sentieri inviolati.
Sanno dove andare
a toccare corde di passione...
fa bruciare il corpo alle vibrazioni
dell'assaggio degli occhi
socchiusi all'incontro.
La tua bocca deforme sulla mia
aumenta la sete del brivido intenso,
e giochi proibiti di lingua
dona il consenso di viaggiare oltre. 
Ma la tua pelle secerne di odori
che catturano l'anima
ad essere prigioniera della carne.

Andrea Iaia

Malia di luna


Malia di luna
dal pallore giallastro,
che fluisce nelle emozioni
come un sogno più dolce,
e tu che la guardi dalla finestra
scagli frecce al destino
dietro una tenda sospesa,
innamorata e immaginando
come sarebbe la tua vita
senza che tutto fosse compiuto
don il tuo compagno.
Magia di luci nelle case 
che s'affacciano al mare,
e tu che sogni d'essere portata via
in quell'isola che vive
solo nel tuo pensiero,
ed è solo un brivido intenso
dei sentimenti...
di una donna che sogna,
e più innamorata di prima
socchiudi la tenda 
e abbracci forte il tuo uomo.

Andrea Iaia

mercoledì 18 aprile 2018

Un caffè...


Un caffè è deliziare il palato
come quei soffici umori di lingua
che si sciolgono sulla tua,
e lascia che il senso di benessere
ripercorra lungo il corpo.
Avverti il piacere
come mani che toccano 
parti più intime
e raggiungono i sensi...
l'aroma e il gusto
si confondono in voglie pazzesche
di cose mai fatte...
immagini sorridendo
e ne assapori sino all'ultimo sorso.

Andrea Iaia

Verrà... non verrà...


L'attesa logora i sentimenti.
Verrà... non verrà...
sono le domande di una donna 
che aspira ad un incontro 
di chi le ha rubato il cuore
anche se lui ha già un'altra vita.
Il fuoco dentro brucia di passione
e non è colpa di nessuno
se l'amore gioca 
a fare questi scherzi,
l'attesa è come il vento caldo di scirocco
e ti fa spogliare 
immaginando che lui ti tocchi,
mentre sono le tue mani
a percorrere il sentiero della voglia.
Ti scompiglia i capelli
e il corpo morboso è come se lanciasse appelli
ad essere sua e concedersi tutta...
ma verrà... non verrà...
le domande le deformano l'aspetto
e accetta qualsiasi impedimento
o libera sua scelta...
sa che prima o poi, da lei tornerà!

Andrea Iaia