Rialzati dolce fanciullo...
speranze di uomo e oggi mio figlio
che culli il mio cuore
come barca sul fiume.
Ti porto lontano
dove il giorno non è fatto di stenti,
ma di un futuro migliore
dove nascere nessuno si pente.
Rialzati e chiamami dolce signora,
carezza di sera che gentile ti sfiora
le pallide membra...
e sarò luce nella penombra,
come scintilla su monile al collo
che riflette un tempo che vibra.
Sarà bello incontrarti
nel dolce ritorno di un sogno...
ma rialzati adesso,
mentre affido al cielo
il suo chiaro disegno.
Andrea Iaia
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