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lunedì 22 febbraio 2016

Parole inespresse

maroando: *

Ho bisogno di dirti
quanto non posso fare a meno di te,
e ti sussurro immaginandoti
quelle parole inespresse
che fanno fatica a venire fuori
quando ci sei.
Questo tempo è difficile
e siamo sempre da soli 
con la nostra coscienza
a tirare le somme...
a capire forse, quando ormai è troppo tardi
gli errori commessi.
Io non so perché te lo dico...
ma la dignità non si compra 
negli scaffali degli sciocchi e banali
supermercati di convenienza,
ma è questione di sopravvivenza
e prima o poi tutti abbiamo bisogno di dire 
 a chi, ci ama forse, un po' troppo di noi...
ho sbagliato e vorrei perdere il fiato
emozionandomi ancora
sempre con te al mio fianco.
Sono parole che vengono fuori
a cucire gli strappi di quel sentirsi 
vuoto e anche vinto
della propria arroganza...
parole che spiano oltre la porta del cuore
e salgono quando si è soli
e ci si rivede dentro il film appena vissuto.
 Ho bisogno di dirti,
quando sarai davanti a guardarmi negli occhi,
che l'umiltà è la risacca dell'anima 
e sciorina il bisogno di chiederti scusa,
quella che poi indossa il vestito da sera
per uscire la... 
dove ha bisogno di sentirsi leggera
per offrirti una serata speciale.

Andrea Iaia

lunedì 8 febbraio 2016

Viene la sera... (dedicato ad Alessandra)


Viene la sera...
e la malinconia, puntuale come un ospite fisso
bussa alla porta del cuore.
E come se fosse un rappresentante
a propormi un compromesso
ti sfoglia i ricordi, i rimpianti...
ne addita le colpe, con i se... i ma... ed i forse...
per le istruzioni dell'uso,
quando in realtà per farmi a poco a poco morire
con quel veleno che non è un analgesico
da sciogliere in un bicchiere d'acqua,
che può cancellarti il ricordo e lenire il dolore,
come nemmeno un abbraccio
di chi ti ama in un modo profondo può far tanto.
Nelle case accanto, dalle luci accese sino a notte fonda
 odi il rumore di suoni e di voci,
di sedie spostate da bambini irrequieti...
di una palla scagliata ad un muro...
 festeggiare qualcuno
mentre l'anima grida in silenzio
guardando e toccando foto di chi s'è ne andata proprio in quel silenzio
che lacerano dentro, quel poco rimasto di sano,
così, come la sera cala il suo lento sipario
ad un giorno che muore,
ed avviene una fine o un inizio
di un qualcosa che non puoi mai capire.
Qualcuno prega e vorresti farlo anche tu
seppure per fede, ma il fiato ti manca 
e sai che s'è rotto qualcosa che assieme al vagito di un bimbo
colleghi uno sfogo, un pianto
che non puoi fermare.
Viene la sera...
come un lupo che ulula dai monti
e cerca di capire qual'è la sua preda
per scagliarsi contro e farne un pasto...
come il vento che accarezza fronde d'alberi
e strappa le foglie migliori,
quelle colorate e sanguigne,
fischiando e prorompendo ne l'aria
per sentirsi potente...
e d'incanto, il pianto si ferma
e mi addormento, vinto da quella speranza di poterla sognare...
e viene la pace seppure per poco,
il tempo di risvegliarmi e sentire 
che purtroppo son desto e mi manca,
e quel suo modo d'andarsene via
brucia ancora di un lento fuoco
che non colma la rabbia.

Andrea Iaia 

martedì 2 febbraio 2016

Sospiri...


Sospiri...
in quelle situazioni che ti mettono alle corde,
mentre tutto ti guarda
e ti lascia da solo...
in quelle volte in cui vorresti andar via
e la parte concreta,
come una donna in cui t'accorgi 
che non è mai esistita,
la inventi bella, eterea e selvaggia
capace di farti incantare.
Sospiri...
ne l'avere il coraggio
come il vapore che sale da sotto i ponti
in quel grigio in cui si ferma anche il tempo
e libera l'acqua 
per farla andare dove desidera...
magari a formare particelle di pioggia
e bagnare il tempo di auguri e sorprese infinite.
 Le storie sono come nuvole di un passaggio veloce
 e s'intrecciano in quell'anelito di occasioni avute
in quel rapporto in cui non tornano i conti...
 e lasciano quel retrogusto del fondo di tazza
di un caffè sorseggiato per percepirne il sapore,
sempre dopo, quando tutto è stato compiuto
sia per volere che per errore...
  e allora sospiri, per alleggerire di poco il dolore,
mentre scompari
dentro la nebbia di un tempo vissuto.

Andrea Iaia