Un giorno me ne andrò
e non so se ci sarà il sole ad accompagnarmi
o la luce pallida della luna.
Se sarò cosciente
o attraverso il viaggio di un dormiente
e se avrò più o meno
la mia dose di paura.
Me ne andrò nella poesia dell'universo
con il fruscio dei miei passi
a solcare quei confini di un altro inizio,
per ricevere quel bacio sulla bocca
dal sapore di ciliegio,
nel profumo di quel mistico
in cui dicono, rivedi le persone perse.
Avrò polvere di stelle addosso
a bagnarmi come acqua simile alla pioggia,
e il vestito della festa
per entrare in quella quiete
che annulla la distanza dal dolore.
Me ne andrò senza rimpianto
confondendoni nell'aurora
che precede nuova luce,
con una carezza al volto
che ti farò, prima di passare oltre.
Andrea Iaia
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