
Le carezze delle onde
cancellarono le impronte,
forse, per tenersi il nostro segreto
di quando eravamo passati abbracciati,
e la schiuma dall'orlo turchino,
gelosa del nostro incontro,
fece sua nel breviario notturno
quel bacio appena lasciato
sulle tue labbra,
nel desiderio di essere alcova
e possederci in eterno.
Per sempre terranno nascosti
quella voglia di essere estranei dal mondo...
il nostro improvviso silenzio
dove la brezza sciose i legami
di vite diverse...
per essere impressi almeno una volta
dentro un quadro dipinto.
E al nostro restare
sotto lo sguardo di luna
a fissarci negli occhi,
e a scoprire di noi,
quell'indicibile sete di labbra,
si unì il respiro di quelle onde
e il riflesso leggero di luci
come bisbigli argentati
di quello che stava accadendo in noi
in una parte occulta
del grande confine del desiderio.
Andrea Iaia
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