In fondo è questo il senso
dell'avere dentro il mare...
per seguirne i moti
e leggermente accarezzare il cielo
in una felicità confusa negli odori
della brezza...
e di essere in quel leggero vento
che imprime ovunque amore
e che ti lascia una carezza
come per dirti... io ci sono ancora!
Anche oggi ti ho portato i fiori
e morivo dalla voglia di sentirti
magari dentro il silenzio del cobalto
dove gli occhi non cercano l'inferno della vita
ma l'essenza di quell'averti
anche solo per un istante.
E c'era il solito pescatore
nella paziente attesa
di una verità condita
di una pesca miracolosa...
e degli sposi a farsi immortalare
nel sogno appena cominciato
del loro stare insieme.
Ed è stato lì, che ho provato il desiderio
di fuggire via e di portarmi il mare
per non essere un intruso
nel valore delle cose...
perché quando si vuol bene,
ci si può anche allontanare
e lasciare il sogno
a chi è sospeso tra la terra e il cielo.
Ma il pescatore ha detto
resta ancora:
ognuno ha quel suo da sciorinare al vento...
e c'è chi lo spegne dopo un attimo
non contento perché vuole altro...
tu invece, ci vivi dentro
ed io sognavo proprio questo incontro.
Andrea Iaia
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