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lunedì 15 settembre 2014

Rivoglio il mio mondo


Quand'ero bambino avevo grandi progetti
e sognavo di realizzarli
senza rendermi conto che ognuno di essi
aveva una strada tortuosa e difficile da percorrere.
Eppure, giocavo per strada con calzoni corti e a volte stracciati o ripezzati,
 perché quello era il mio mondo marginale e affamato in cui stendevo i desideri.
E negli anni veloci, in cui non mi sono reso conto di crescere,
improvvisamente, qualcuno ha rubato quei sogni su fili appesi,
cambiandoli in un sistema in cui devi per forza far compromessi,
lottare e spingere, ma anche scavalcare il tuo migliore amico
per non fare che egli ti rubi quell'innocenza in cui ci credevi.
Un sistema per niente piacevole in cui ora mi accorgo chi siamo...
ipocriti, gli uni con gli altri... fingendo persino che ci siam conosciuti
per paura che i loro figli, tolgono ai nostri,
quell'unico posto che forse ci resta per sopravvivere...
dimenticando persino, quanto siamo stati compagni e felici,
pur non avendo nulla da scambiarci, se non l'amicizia,
quella vera, pura, che distingue l'infanzia dal mondo degli ipocriti adulti.
Arroganti e perversi, persino capace di mentire perché vogliamo essere diversi.
Rivoglio quegli anni, in cui uno schiaffo ti faceva capire che stavi sbagliando... 
e che non devi confondere la vita 
con qualcosa che ti appartiene e fare quello che vuoi, 
ma condividerla con persone che ami... 
e sopratutto, rivoglio quelle cadute in cui un ginocchio sbucciato
aveva il giusto dolore per farti sentire amato 
da una bocca di mamma sopra l’ingenua ferita.

Quand'ero bambino, di mio padre avevo un grande timore
e bastava il suo sguardo per farmi capire il momento di fare silenzio
e credevo che aveva una gran forza, che era invincibile, possente ai sentimenti,
e crescendo, ho scoperto che era il più debole 
e che doveva recitare la parte di un padre.
Rivoglio quel mondo, perché io non sono diverso e fare il padre non mi riesce.
Lo rivoglio per riaccogliere i cocci per strada ed anche quello che ho perso...
lo rivoglio, per il semplice fatto che crescere è solo una farsa.
Svaniscono i sogni!
Qualcuno li ruba e ti fa piangere forte,
più di quelle cadute in cui non c'è una mamma che corre e ti asciuga gli occhi...
e sei solo, sfinito d'inganni anche se hai una grande famiglia
e vuoi il meglio per loro, rubando e togliendo agli altri
i tuoi stessi sogni.
Mio Dio, ferma questi anni, prima che non sia già troppo tardi.
Stiamo ingannando e diventiamo bugiardi
quando non raccontiamo ai figli i fallimenti...
e ferma questa specie di ruota della fortuna
che gira e regala le delusioni per riempire i volti di sorrisi più falsi
di chi crede che un posto si conquista per quello che vali.
C’è sempre qualcuno che ti scavalca 
perché ha paura di perdere quello che crede suo...
e rivoglio il mio mondo, quello dal pieno profumo di grandi risate
dopo aver fatto la pace col compagno di giochi.

Andrea Iaia

1 commento:

  1. Oh quanto lo rivorrei anch'io quel mio mondo ormai perduto!!!
    Troppo bella Andrea ❤️

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