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venerdì 26 settembre 2014

Equinozio d'autunno



Equinozio d'autunno...
e un bacio all'estate partita per altri mondi,
come un padre che vede sua figlia
cercare l'amore confuso lì, nel profondo
di un cielo vestito d'azzurro.
Le colline hanno il sapore del vento,
quello deciso a spogliare l'amante
per farci all'amore
con il flusso di quelle apparenze
che sembrano dolci carezze...
mentre le foglie sono segreti 
che vanno a posarsi su pagine bianche... 
per essere lette
come estratti di una promessa
in palpiti intimi di vita vissuta.

Un fuori tempo dell'io che si confronta
e si rinnova con l'opaco caldo 
che sfiora la pelle,
quella di donna che si prepara a vedersi
dentro il cristallo delle ambizioni...
e scruta la notte per contare le poche stelle
a cercare quella in cui ha riposto il futuro.
C'è chi ha paura dei temporali
e si attacca alle vesti di madre 
che hanno l'eterno grembiule sul ventre,
e chi s'aspetta frutti più dolci...
per allietare la sua coscienza
e pulirla con essenze dai toni d'ocra e di rosso,
quasi come ad avere un permesso
a ricominciare la sua nuova vita 
senza più quella vecchia paura.

L'equinozio d'autunno 
prepara i sentimenti a un'evento più grande...
muove la voglia di offrire riparo
a una foglia smarrita e tremante
dal nome straniero...
ed è come fare entrare quel vento
che spazza i ricordi
e beve quel vino leggero
che ha quell'accento frizzante del primo mosto
per capirsi con il linguaggio degli occhi.
E dentro questo scenario
un contadino si leva il cappello
al suono delle campane,
sinfonia del melograno dipinto in quadri d'autori
assieme al castagno dal dolce sapore
inebriato di resine e muffe leggere.
Una suora accende il cero pasquale
nel vespro che accoglie l'ultimo viaggio
di un uomo al suo funerale...
e un giovane prete col cerimoniale
inizia quello che chiamano giusta vendemmia
con un segno di croce.
Raccoglierà vite contorte,
dove confuse agli assassini e perversi
ci sono quelle odorose di santi.

Andrea Iaia

1 commento:

  1. Impossibile non emozionarsi davanti a tanta bellezza, caro Andrea e tu sei poesia personificata, ed io non posso non avere immensa ammirazione per ciò che scrivi e per quanta emozione riesci a trasmettere in ogni verso...
    Un abbraccio dal ❤️

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