Un giro in moto
ti offro nel breviario di un mattino,
per fendere la nebbia
e per andare un po' lontano
dove lo smog e il suono ballerino
del battito quotidiano
ti racchiude in quelle stesse emozioni
dal colore pigro e sempre eguale.
Un'evasione per toccar l'ebrezza
e il fascino sinonimo di quell'abbraccio,
il tuo, che stringe la mia vita...
e il palpito dei seni
che premono sopra la mia schiena
come una sfida a correggere
il rituale delle sensazioni.
Un giro in moto
per avere lungo il tratto il capo chino,
il tuo, come ad ascoltare quei brevi sentimenti
di un sognare appena lungo il viaggio
mentre gli alberi ci attraversano davanti...
e ci indicano un sentiero dove forse piove
il nostro incontro, per incollar le labbra
e lasciarci andare per un giorno
in tremanti membra che bramano di essere
uno sopra l'altro a fondere passione,
distesi sopra l'erba.
Un giro in moto per attraversar l'ignoto
e giacere a lungo nel filo del piacere.
Andrea Iaia
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