Un dono d'amore alla donna dei sogni,
una magica gonna che si alza al vento
sono i petali di un omaggio gradito allo sguardo.
L'armonia del suo profumo
è come un riflesso dentro gli occhi attenti
che mentre scivolano sul taglio dei seni
le nari annusano il lieve candore di pelle
come gocce di perle in un intimo a cena...
e magari sotto un cielo pieno di stelle.
Soltanto un euro il suo costo,
e le sue spine saranno come baci alla bocca
che avranno i morsi alle tue labbra
con il segno del suo rossetto...
o un tulipano che ti consegna le chiavi in mano
per il tutto compreso in un letto.
La donna dei fiori mi fermò
lungo la strada,
immaginando, avessi la mia
per farne un regalo e sognare...
poco più di vent'anni e lasciata alla strada,
campava di quello che offriva
come primizia di primavera
ad un prezzo scontato.
Ma non poteva sapere che sospiravo per lei,
ed era per lei quel dono d'amore dagli occhi marroni
e dall'accento straniero.
Distante, un banchetto con suo figlio
di quasi sei anni,
aspettava la madre
con qualcosa da poter mangiare
vendendo quei fiori.
Aveva un barattolo di stupidi avanzi
di pochi centesimi di euro
lasciati dai passanti che andavano così di fretta
da non vederlo nemmeno...
la donna dei fiori cercava il mio sguardo
come pietà scolpita
pur di non fare un altro mestiere.
Presi una rosa così vellutata,
proprio come una gonna bagnata
in una giornata di pioggia
e poterla abbracciare confuso
in maniera selvaggia.
Non capì quel che provavo per lei
e nemmeno le venti euro dentro la tasca...
la sua bocca rosea come una pesca
dopo lo stupore degli occhi ripeteva...
soltanto un euro il suo costo,
e queste spine
saranno come baci alla bocca
che avranno i morsi alle tue labbra
con il segno del suo rossetto.
Andrea Iaia
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