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mercoledì 17 aprile 2019

Dove il tempo è sempre fermo...


Aria e vento dove il tempo è sempre fermo,
e gli orologi sono fermi ai binari di stazioni
in cui ognuno prende un treno senza destinazione
per quel viaggio dove lo stupore lo ha segnato.
Ogni giorno sembra un sogno
e la gente vestita uguale
non ha remore di un futuro,
perché le ore sono intense
come un ciack di un set
in cui si gira all'infinito
la migliore scena della vita.
E tra la polvere, uscite da chissà dove
si materializzano donne con anfore 
e damigiane sulla testa,
olio e vino, per i giorni della festa,
processioni e sagre di paese,
e una volta al mese, sul camino acceso
la grossa pentola con il manzo per il sugo,
mentre per la strada, trecce d'oro di bambine 
con i cerchi che ruotano sul ventre...
e musica di una giostra che gira all'infinito.
Dove il tempo è sempre fermo
il carretto della frutta sulla strada
e il ciabattino che fissa suole sulle scarpe,
mescola le carte nella polvere 
dove il volto di un ragazzo
si accende proprio quando
una donna tira la sua calza
sovraesponendo la coscia nuda.
E mentre sogna l'impossibile, 
lo schiaffo sulla nuca del vecchio prete
lo riporta al demone che lo tiranna...
e correre a vestirsi per il vespro...
il campanaro stanco lo richiama al dovere
in cui rosari e litanie ad alta voce 
son disperse nei sbadigli.
E' costretto a star composto, 
mentre sorride di nascosto
a quel suo sogno che lo ricambia fra le ciglia asperse...
mira alla bocca, perché sa che mitiga l'amore
e vorrebbe stare sulle sue labbra
di velluto come polpa di una pesca.
Fra le spighe alte del giallo grano.
il tempo è sempre fermo,
e dimora il mio respiro, sulla strada, coi calzoni corti,
le ginocchia un po' sbucciate
e a non piangere per essere più forte...
una fuga col fiato corto che sa di aver peccato
per quel primo bacio sulla bocca.
Dimmi cosa c'è di strano
se afferrassi ora la mano di chi è distante
e dirle che sta bene, 
con i capelli un po' raccolti 
anche se vive da qualche parte
ed è invecchiata come il buon vino di campagna.

Andrea Iaia

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