Sconosciuto riflesso era dentro di lei,
in quel cielo di spoglie illusioni,
e nel sottile mondo di donna
delusa da un sogno infranto
un mattino d'autunno.
Innamorata di chi ha saputo entrarci dentro
in silenzio e punta di piedi
scoperchiando il suo arcano,
ha voluto dargli la mano
per un viaggio verso una libera uscita
in un sentiero oltre la confezione
di una certa attrazione.
Sconosciuto mondo
quel disegno assai femminile
che gioca a scomporre i sentimenti
e beve l'illogico ruolo di essere amante
di uno che ne scopre i valori
e lo fa combaciare con l'evasione.
E il fuoco avvampa quando rinasce certa passione...
e lei si trovò a trasgredire se stessa,
e disse al suo uomo che c'era una festa,
e che doveva restare una notte
nel forte contrasto di libera voglia
di una certa conquista.
E fu dentro il letto di un altro
in un motel sulla strada,
come nei film in cui ci si da di tutto
proprio perché l'oltre
è la magia di una nuova rugiada
che bagna certe emozioni.
Ma il mattino fu acqua di un gran temporale
che bagna la terra e ne scopre i tratti migliori:
quella fuga viziata da belle parole,
la scoprirono fragile fiore appassito che muore.
Portami via, disse a quell'uomo...
il mio uomo a casa m'aspetta
e io non posso fargli questo dispetto...
e in fondo anche tu hai qualcuno
che ha fretta di rivederti.
Fu solo una volta che lei attraversò quell'oltre...
e si fece lasciare in campagna,
a metà strada del suo certo disegno.
Fu vista col trolley passare dal lago
dove il rimorso si fece sottile spago
intorno al suo collo...
e la trovarono appesa ad un tiglio
e suo marito incredulo disse
che per lui era una bravissima moglie.
Andrea Iaia
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