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giovedì 14 novembre 2013

Succede...



Succede che apri il mattino
come una scatola chiusa
in cui dentro non sai cosa ci trovi,
e ti guardi allo specchio,
come per vedere se fuori piove
e capire quale maschera oggi indossare
sul mistero di una certa paura.
Succede che apri l'armadio
per scegliere un vestito,
mentre hai voglia di restare nuda
e mostrare uno dei sorrisi migliori
a te stessa, in certa pelle che senti di plastica,
e vorresti mani sul corpo
e braccia distese ed aperte
in una voglia forse un po' sciocca
a stringerti in maniera più cinica
che ti ributtano ancora sul letto.
E pensi che era buio quando sei ritornata
una notte più silenziosa
con quel sorriso che avevi lasciato
a dormire da un'altra parte
nel ritratto forse, di una donna viziosa.
Succede di avere quel vento poi sulla pelle
e di vedere valige così ricomposte
e piene di quei desideri assurdi e senza vergogna
mentre guardi matite spuntate di trucco
per concepire un'altra fuga
verso quel mondo bastardo che non ti comprende...
e succede che li lasci dentro la mente,
mentre hai voglia di stare
su quell'uomo di un immaginario vissuto
che ti osserva alle spalle
e ti adula come un dèmone
che vuole berti come un vino dolce e passito
e ti prospetta che aprire le gambe
è sempre la cosa migliore
per ambire a un futuro di un certo equilibrio.
E pensi che era buio quando ti ha detto...
tanto, nessuno lo verrà mai a sapere
e il tuo compagno avrà accanto una donna felice
senza immaginare che quelle cicatrici
graffiano forte dentro la carne.
Succede che ci pensi e sei tentata di farlo,
ma guardi il letto disfatto
come un foglio che nessuno mai legge
e che dentro ci hai scritto quei sogni selvaggi
e incontri rabbiosi come il grigio di pioggia
che ti riportano in gola
quei gemiti inespressi con la voce di un'altra
e ti accorgi della nuova creatura venuta fuori dal trucco
come guerriera che con dignità feroce
uccide quel dèmone sempre alle spalle
che ancora ci prova e ti seduce...
e succede che apri la porta e respiri aria nuova e pulita
convinta di avere il mondo nelle tue mani
e ti rendi conto di quanto sei forte
e che profumi finalmente di vita.

Andrea Iaia




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