Succede
che apri il mattino
come
una scatola chiusa
in
cui dentro non sai cosa ci trovi,
e
ti guardi allo specchio,
come
per vedere se fuori piove
e
capire quale maschera oggi indossare
sul
mistero di una certa paura.
Succede
che apri l'armadio
per
scegliere un vestito,
mentre
hai voglia di restare nuda
e
mostrare uno dei sorrisi migliori
a
te stessa, in certa pelle che senti di plastica,
e
vorresti mani sul corpo
e
braccia distese ed aperte
in
una voglia forse un po' sciocca
a
stringerti in maniera più cinica
che
ti ributtano ancora sul letto.
E
pensi che era buio quando sei ritornata
una
notte più silenziosa
con
quel sorriso che avevi lasciato
a
dormire da un'altra parte
nel
ritratto forse, di una donna viziosa.
Succede
di avere quel vento poi sulla pelle
e
di vedere valige così ricomposte
e
piene di quei desideri assurdi e senza vergogna
mentre
guardi matite spuntate di trucco
per
concepire un'altra fuga
verso
quel mondo bastardo che non ti comprende...
e
succede che li lasci dentro la mente,
mentre
hai voglia di stare
su
quell'uomo di un immaginario vissuto
che
ti osserva alle spalle
e
ti adula come un dèmone
che
vuole berti come un vino dolce e passito
e
ti prospetta che aprire le gambe
è
sempre la cosa migliore
per
ambire a un futuro di un certo equilibrio.
E
pensi che era buio quando ti ha detto...
tanto,
nessuno lo verrà mai a sapere
e
il tuo compagno avrà accanto una donna felice
senza
immaginare che quelle cicatrici
graffiano
forte dentro la carne.
Succede
che ci pensi e sei tentata di farlo,
ma
guardi il letto disfatto
come
un foglio che nessuno mai legge
e
che dentro ci hai scritto quei sogni selvaggi
e
incontri rabbiosi come il grigio di pioggia
che
ti riportano in gola
quei
gemiti inespressi con la voce di un'altra
e
ti accorgi della nuova creatura venuta fuori dal trucco
come
guerriera che con dignità feroce
uccide
quel dèmone sempre alle spalle
che
ancora ci prova e ti seduce...
e
succede che apri la porta e respiri aria nuova e pulita
convinta
di avere il mondo nelle tue mani
e
ti rendi conto di quanto sei forte
e
che profumi finalmente di vita.
Andrea
Iaia
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