Scusami,
ci sono giorni in cui non ho voglia
più di ridere
e il grande nero è come
uno schermo
dove il film che sto vivendo
ha il sonoro con parole che si sconnettono
dalle labbra.
Scusami se ti ho fatta piangere
ed ora sei sospesa dentro l'ombra,
ma le mie ali non hanno quella forza di volare,
e sarà perché son stanco
di sognare ancora
o perché i sogni a volte,
sono attraversati da un temporale...
ma io sto male,
e non voglio trascinarti
dove non vedo più i colori.
Scusami se questo viaggio si è interrotto,
se nello specchio c'è uno che non accetto
che mi toglie anche il respiro...
un altro me che se ne va in giro
al posto mio
che fa piangere e trascina gli altri in un abisso.
Scusami, se ti ho lasciata alla finestra
e di tornare ora io non posso:
quell'uomo, ha detto di chiamarsi inverno
e vuol dormire nel suo male.
E io non vedo il cielo e non ho colpa
se il suo inverno è dentro un grande nero
con un fuoco ibrido senza le sue fiamme.
Scusami se ora sono un'aquila che non vola,
ma aspetto il vento che mi porta via
o apra la sua botola
per scendere fin dove nasce la malinconia
a fare luce all'anima
che brancola nel buio.
Voglio accendere il grande schermo
e svegliarla dal torpore dell'inverno.
Andrea Iaia
L'aquila tornerà a volare più forte di prima, perché il corpo e' solo un involucro, quello che davvero conta e' l'anima che non smette mai di volare perché è bellezza interiore che ti porta a scrivere queste stupende parole.... Un abbraccio d'ali di farfallina... La Formichina laboriosa che non smette mai di crederci...
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