Siamo davanti agli atti compiuti
bastardi forse,
e dimenticati dal senso di quelle parole
che alitano venti di guerra.
Nudi alla oscena presenza
di un viaggio all'incontrario
dove invece di andare,
precipitiamo verso il baratro
della coscienza.
E non abbiamo le ali per risalire
in quella presenza che ci ha visti crescere...
non è mai abbastanza
quello che abbiamo
senza leggere le sue scadenze.
Dimentica quello che hai visto passare,
l'inverno ingoia pillole amare
quando fuori hai un solo colore
e qualsiasi fiore si scioglie nell'anima.
Dimentica le cose passate,
le parole dette
e presenze indesiderate
in quegli atti di scena
dove la prosa viene inventata
e gli attori migliori poi se ne vanno.
Perché la guerra è dentro di noi
nell'umana follia di un posto più sopra
di questo cielo...
dove si cade inevitabilmente
dal ritorno del grande disgelo.
Ci si fa male
e si può morire in quel grande nero...
in quello specchio dove il tuo dentro
vuole sparire...
o quando non hai più le parole
e ti consideri come uno zero.
Dimentica i fiori caduti,
ne nasceranno altri su vestiti imbastiti
per il grande ritorno da dove siamo partiti.
Andrea Iaia
Molto toccante.... Grazie di ogni tuo tocco che fa fremere l'anima come una corda di violino..., un abbraccio d'ali ed un bacio sul cuore
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