Lei ballava il flamenco.
Gitano connubio di musica e terra...
sinuoso corpo che vibra nell'aria
a scandire il tempo a frammentare la storia.
Lei ballava il flamenco,
amor non corrisposto,
tenera parte di famiglia spezzata,
reclusa di giorno e prigioniera di notte.
Libertà dell'essere fuori
e dominare il tempo...
la rabbia implosa
del pianto di un tronco.
Ballava il flamenco e perseguiva un sogno
nella cadenza del ritmo,
agitando le braccia a ventaglio
per l'abbraccio di mistica danza
scandita da nàcchere
e bianca coscienza lavata da colpa.
E in quel sogno dimenticava la cella,
i passi violenti di notte
che vibravano dentro il silenzio
e il ricordo sbarrato di occhi
distesi per terra.
Lei ballava il flamenco
per dimenticar l'arroganza
di chi le chiedeva sesso e dei soldi
e quel coltello intriso di sangue
nelle sue mani, girato nel ventre
dopo l'ennesima e brutale violenza.
Andrea Iaia
Io ho ballato il flamenco e so come il tocco forte alla terra sa aprire voragini... Io ho ballato il flamenco e conosco il dolore che può procurare abuso... I passi sono suonati da chiodi sotto le scarpe, sono passi suonati alla terra... Il grido di donna giocata in un abuso, sputa i chiodi su cui amando fiera inchiodata alla terra ha amato
RispondiEliminaSe stessa !!! poi uccisa da quegli stessi chiodi!! Abbracci d'ali
Anche qui farfallina, non è il ballo del flamenco ad essere testo, ma la storia di una donna vittima di un abuso finito in tragedia. Che poi il flamenco abbia assonanze, non rientra nel tema della poesia, ma il dramma, solo il dramma di una reclusa.
RispondiEliminaAbbracci...