Presenze indelicate
soffiano sul mio corpo
nelle evanescenze di una voglia
che deturpa il fiume della sera
così fragile, così vergine
in quel bisogno rompere il velluto nero
del'ipocrisia
e di andare oltre.
Retaggio di una vita castigata
nel buon nome delle apparenze,
antica discussione
tra morale e decadenza
di una donna combattuta nel buon nome...
e sono qui, ad illudermi
che ci sia una penna
che riscriva su quaderno la mia vita.
A volte volo
e m'invento uno sconosciuto
che compare a me davanti
e m'induce a violare i sentimenti
per le sue soddisfazioni personali...
e poi scopro
che non è poi lontano
e che il mio uomo
ha il germoglio dello stesso infame.
Però, nella follia di una strana voglia
compare l'alchimia della seduzione
mescolata sulla soglia
di quel desiderio di andare oltre...
ed avviene la metamorfosi
di cambiargli il volto
e di essere con lui poi perversa.
Sono evanescenze che soffiano alla mente
situazioni da confessare poi in un letto
con il perfetto sconosciuto
che ti prenda, ti violenta e ti fa di tutto
nel buon nome di appagare il desiderio.
Sono segreti di una donna
che nella forma, appare moglie e mamma,
ma che è pronta a violare certe norme
se vuol sognare solamente...
e in fondo, vuol sentirsi amante
di uno che la eccita
e poi, la fa sentire così importante.
Andrea Iaia
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