Se pioggia verrà, mi ricorderò di te,
figura stupenda e immacolata,
nata da una emozione.
E mi ricorderò di quei giorni
in cui l'illusione ha danzato
per togliere davanti ai miei occhi
il soave incontro di luce.
Poi sei arrivata,
dapprima in silenzio
con poche gocce a bagnarmi le mani,
dove l'odore di terra si confuse
col profumo di foglie un po' smosse
di dolci plantani,
sino a riempirmi le nari
di frangia gelosa di un fiore d'erba.
Lo colsi, bagnata com'era
e il fremito acerbo aprì le porte
come vestale verso l'ardore...
e ascoltai il sussulto
attraverso le sue trasparenze.
Non devi temere, dicesti...
a volte, mi si vuole evitare
per via che arrivo a spogliare il coraggio...
ma questo fa male
se non fai quell'assaggio
di lasciarti bagnare.
Mi vedi cadere,
ma in realtà nasco dal mare
in quel desiderio che vuole volare
con te al mio fianco.
Se pioggia verrà, mi ricorderò di te,
di quando ti ho accolta
e poi hai frugato nell'intimo
per acquietare l'anima
al mio battesimo.
Ora sei mia,
dolce e sensuale come non mai
in queste piccole particelle
che riempiono la mano
per poi cadere a fecondare la terra.
Se pioggia verrà,
ti dirò con passione... quanto sei bella!
Andrea Iaia
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.