Ti ho visto partire un giorno di pioggia
e non ricordo nemmeno il tuo nome...
anche se dentro il mio cuore
hai impresso il tuo stile
come un segno indelebile.
E mi hai amata tra lenzuola di lino,
intrecciando un tessuto fatto di pelle
fra le mie gambe,
in cui ti ho concesso il mio frèmito,
comprese quelle paure
che hai saputo togliermi con il tuo appetito.
Ti ho visto partire
come un sogno che dolce è passato
in quel treno, forse l'unico
che si è davvero fermato nella mia vita,
e non so se sei sposato,
o un fantasma che ha bevuto a piccoli sorsi
come dentro un cristallo la mia povera anima,
ma so che certi momenti
non possono sbiadire dentro i ricordi...
perciò dentro la giacca
avrai trovato il mio numero insieme al biglietto,
e se vorrai un giorno rivivere
la stessa passione,
consideralo un'evasione,
se sei legato ad un'altra donna.
Conosco gli scrupoli dell'uomo,
che prima si dona e dopo scappa,
ma se dovessi passare,
mi troverai calda, con odorosa bocca
da farsi baciare,
come primizia di un vestito di lingua su pelle.
Andrea Iaia
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