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domenica 16 febbraio 2014

Se posso togliermi le ali...



Mio Dio, perché mi hai fatto simile
al mondo umano,
quando non posso dare la mia mano
a chi ha bisogno di un po' d'aiuto!
E perché queste ali,
se non posso poi volare
o sorvolare quei pensieri
che si spengono
ed uno non vede più la luce!
In diretta con il tempo
finisce che ci perdo
ed uno poi non spera in quell'aiuto
per rialzarsi dalla caduta
e proseguire con fiducia il suo cammino.
E mio Dio, perché sono così vicino
a chi crede che quelle pillole
possano fargli intravedere il paradiso
se non può vedersi nemmeno in viso
e capire che il volto si trasforma 
quando crede alle favole di chi la trascina dentro.
Se posso togliermi le ali
ed essere forse agli altri uguale,
vestirei i panni di un dottore o un infermiere...
e non di un predicatore che trascina a sè 
solo quelli un po' migliori
non per far proseliti di Cristo,
ma per godere di un ceto medio più composto
e sedersi al primo posto...
oppure i panni di un indigente
o giusto un mendicante
per vedere quanti fanno finta di vedermi
e passare oltre...
e poi farsi piangere il loro cuore
ad una scena che commuove
in una fiction che non esiste
o un terzo mondo d'aiutare,
magari con un euro o una piantina da portare
ad una ricerca che serve ad arricchire
un altro che ci prova.
Mio Dio, perché non posso intervenire con i tuoi poteri
a chi distrugge il mondo 
e seppellisce sotto terra
veleni che non sono pomodori
e ricchezze con il beneplacito del potere
che accumula tesori e riduce il popolo alla fame.
Perché non posso poi fermare quelle mani
violente ed assassine,
o i pirati della strada imbevuti sino all'osso di quel vino
che invece di essere di buongusto per il palato
omologa un omicidio cucito e prepagato...
impunito poi grazie ad un avvocato.
Se posso togliermi le ali,
vorrei essere quel giudice ma dal tocco più divino
e non che si commuove da un grande ciarlatano
convinto d'avere un cuore umano.
Vorrei essere quel qualcuno che bussa alla tua porta
per chiederti se hai tempo per sentire la mia storia,
e non sentirmi dire... passa un'altra volta,
perché se devo raccontarti che avere le mie ali
non servivano a farmi avere la parola...
è per te che io ho fatto questa scelta.

Andrea Iaia

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