...E non sai quanto piango e rido
in questo tempo dove cadono le emozioni
...come fossero reti di un pescatore
che catturano desideri dell'inconscio
per vivere di silenzi,
umori da ingoiare
dentro i passi del mio vagare.
Non sai che quando guardo l'infinito
ho sempre un po' paura poi di perdermi
pensando a quel domani...
retorica di un sogno
immerso nel profano
come fosse acqua in cui mi ci rifletto
e mi conosco.
Accanto, nell'ondular di onde...
madri con i fiori bianchi,
miraggi conosciuti solo nella parte immersa
ma che non fanno parte del mio mondo...
velano quel tempo che forse mi somiglia
ma che mi scacciano
perché dentro quelle lacrime
io sono quella loro figlia
di un sublime incontro di anime
forse perse dentro il bianco e nero di una storia.
Non sai quanto amo le figure dolorose,
gli ultimi che non hanno nessun domani che li sposa
in questo tempo dove fingere è una moda
per raccogliere consensi...
e non sai che gran compenso è avere
uno che ti regala gli occhi
per ammaliare un tempo delicato
in cui non sai come uscirne
e ti sei forse troppo dissociato.
Sono amante della vita
e conosco il mio peccato.
Ma so che le emozioni
sono confessioni di un tempo emarginato
che vuole esplodere nell'anima...
segreti da tenere o incorniciare nel vissuto
per colorare di passione
l'inconscio che mi stringe
e vive dentro il mio riflesso...
Andrea Iaia
Ciao poesia meravigliosa , un abbraccio
RispondiEliminaStupenda come sempre, puro piacere leggerti ... Un abbraccio alato....❤️❤️❤️
RispondiEliminaParole che arrivano dritte al cuore. Complimenti :)
RispondiEliminaGrazie del vostro passaggio!
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