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domenica 6 ottobre 2013

Atto d'autunno

 

Disciolto sole in pozzanghere mute
e riflessi argentati che sanno di noi
come imprigionati in un'altra storia
e in un altro tempo vissuto
in straordinaria poesia.
Disciolta è anche la danza
di foglie gialle e rosse di clorofilla
tra rami leggeri e ondulati dal vento
e dall'impietosa betulla
che assiste al cambiamento di scena
come un atto di muto incontro
in cui persino la mano
ricerca la vita nell'ampiezza
di foglie morte
in quell'agonia di un passaggio
attraverso invisibile porta aperta.
E dentro, ci siamo noi,
seduti a una fredda panchina
e scossi dal fondo disteso come porpora
di un tappeto di strano silenzio
e di quel moto tremante
che sa di addio
appena un riciclo di soffio di vento
rianima un mulinello
di altre, stanche cadute al suolo,
prima mute e ora danzanti
come un saluto prima di andare
verso nuovi affluenti.
Qualcuna, sarà raccolta dal desiderio di un bimbo
che la vuole tra pagine di un diario ancora brillante
a poter raccontare un autunno diverso...
e la sua innocenza
in certi sogni che sanno poi di speranza...
e altre, saranno note  di dolce musica
su tombe nel viale di ghiaia e dei cipressi
a comporre nuovi risvegli
a una madre, un padre o un figlio,
chiunque ha l'odore di momentanea lontananza.
Ci siamo noi, in questo tempo uggioso
in cui la pioggerellina non bagna che il cuore
che palpita mentre le mani si uniscono
appena ci alziamo da fredda panchina
per percorrere il viatico di alcune foglie
come ad accompagnarle dove si forma la brina
e lasciarle che varcano la soglia
di quella invisibile porta
che ci emoziona e ci fa piangere come bambini.

Andrea Iaia

3 commenti:

  1. Autunno che porta dentro colori che sono caldi in tempo che spesso diventa uggioso e malinconico. Un amore composto di attimi che commuovono... Ci fanno piangere questi versi vivi che lasciano segni a noi lettori. Grazie a te che sempre dai vita alle parole, facendoci viaggiare nel tuo mondo poetico. Un abbraccio alato e caldo come i colori dell'autunno.

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  2. Anche colori di noi Graziella!
    Perché l'autunno lo si vive anche dentro e non solo passivamente a guardarlo.

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  3. Io ti vivo costantemente in ogni poesia che ho il piacere di leggere... Grazie amico caro. Ti abbraccio con le mie ali ❤️

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