Possiedimi sera,
nel fascino dei riflessi d'acqua
poco mossa
che accarezza lieve la mia veste
e ne fa tela per la voglia
di fissare i tuoi colori
e stenderli nel notturno immenso,
e in quelle luci di sottofondo
che parlano dell'oltre,
come una porta aperta
verso terra che m'appassiona.
Portami distante da questo mondo,
fosse solo per un momento
in modo da riprendere
la mia anima perduta
innamorata del tramonto
che in quella luce,
come una visione,
filtra attraverso bianche lacrime
per aver sognato quel bacio caldo
che si fonde sulle labbra della terra
e dichiara il suo amore
al crepuscolo di una scena
che sensuale dentro narra.
Abbracciami e assaggia questo corpo
che attende solo la tua ombra
nel furtivo approccio di dolci sentimenti
come un intrigo appuntamento
verso quella che può sembrare poesia,
ma che è la fragile passione di una pena
che ha voglia di sentirsi donna.
Io e te, mano nella mano
dove il sogno inizia nel lieto respirare
e dei palpiti sfiorandoci nel silenzio
e in quello stato dove non so più
dove finisco io e dove cominci tu
a raccontarmi vita.
Andrea Iaia
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