Ballava da sola oltre la finestra,
e nella sua,
come ad una ipotetica festa...
sensuale ed appariscente
era libera di ondeggiare nel suo mare.
Ed io che l'ho guardata dietro la tenda
ho percepito soave musica nella sua danza,
come un volteggiar di lucida presenza
di ombre celate dentro.
L'ho vista poi spogliarsi davanti a nessuno
per colmare la soddisfazione
di essere donna
e avere l'attimo fuggente
di un palcoscenico mentale
che appalaude alla luce del suo temporale.
Una scena che spesso ripete...
una voglia forse indiscreta
di una donna sola e irrequieta
che cerca nella danza la vita.
Vorrei bussare alla sua porta
e farle un poco di corte...
ma sciuperei l'incanto
che fa sussultare
il magico moto dei sensi
che volgono in dolce passione
per lei che balla da sola.
Andrea Iaia
Finalmente questo giardino poetico è tornato a fiorire!!! Questa poesia ne è il suo fiore più bello...che sparge...danzando solitario il suo profumo inebriante e...grande sarebbe la tentazione di coglierlo...ma resto a fissarlo per paura che possa sfiorire lasciando cadere i suo delicati petali.
RispondiEliminaBellissima Andrea...difficile descrivere le sensazioni che provo.
Di cuore ti abbraccio.
Danzare e' un po' come sentirvi vita dentro che smuove a volte la malinconia che imperturbabile ti attanaglia... Da ballerina posso dirti che a volte ballo anche io da sola, per cercare me stessa ed affogare nell'eleganza del corpo il mio sentirmi viva. Un bacio ed un abbraccio da formichina che paziente e silenziosa cura Aquila, salendo sulle sue piume ben ancorata a cercar in volo la liberta' ❤
RispondiEliminaDa sempre, la danza è uno dei linguaggi del corpo che essendo a immagine e somiglianza di Dio, comunica direttamente con Lui. Il re Davide nell'antico Testamento, danzava pregando e si può dire che appunto danzare o ballare è preghiera del corpo che fa sentire la sua voce.
RispondiEliminaUn grazie alle fortunate donne di questo blog.