Siamo commedianti di un circo personale
in stagioni miti d'indifferenze
ed immagini personali
dove il mimo innamorato della luna
è dentro ognuno che vuol passare le emozioni
come un ago infilato nella cruna
per cucirle addosso a chi è sensibile
alle sue deboli elusioni.
E come un pacco chiuso con la sua combinazione
lasciamo agli altri interpretare
le nostre misere delusioni...
semplice gioco di attrazione
per manipolare i sogni e le ambizioni
al nostro essere in una maschera.
E tu ci caschi e non capisci la sottile sofferenza
che si ha bisogno di mascherare il sogno
di un funambolo che non ha scelto
la sua parte da interpretare,
forse, anche per esorcizzare il suo destino.
Credi che la lacrima sia parte del corredo dell'umano
insieme a quello di un pagliaccio
in cerca di collisioni con l'immaginario più felice
che adula l'anima e la seduce
per un posto in un paradiso artificiale...
e invece nasce proprio dall'anima
ed è la presenza di quel Dio che ti ha dato la coscienza
in cerca di perfezione e sana coerenza.
Commedianti a tempo in soffuse luci
dove l'inganno è la musica che sottile cuce
orli di un vestito che poi non ci appartiene...
e in fondo, non sappiamo nemmeno chi siamo...
se comici o drammaturghi in volo d'aeroplano
con un copione in mano che qualcuno ha suggerito
di andare a recitare.
Ed è proprio in questo circo
che mi accorgo di avere un'anima
che non riesce a far del male
e vivo in un eterno sogno, come uno sbarco
agli occhi di chi ci crede
per uno spettacolo davvero eccezionale.
Andrea Iaia
in stagioni miti d'indifferenze
ed immagini personali
dove il mimo innamorato della luna
è dentro ognuno che vuol passare le emozioni
come un ago infilato nella cruna
per cucirle addosso a chi è sensibile
alle sue deboli elusioni.
E come un pacco chiuso con la sua combinazione
lasciamo agli altri interpretare
le nostre misere delusioni...
semplice gioco di attrazione
per manipolare i sogni e le ambizioni
al nostro essere in una maschera.
E tu ci caschi e non capisci la sottile sofferenza
che si ha bisogno di mascherare il sogno
di un funambolo che non ha scelto
la sua parte da interpretare,
forse, anche per esorcizzare il suo destino.
Credi che la lacrima sia parte del corredo dell'umano
insieme a quello di un pagliaccio
in cerca di collisioni con l'immaginario più felice
che adula l'anima e la seduce
per un posto in un paradiso artificiale...
e invece nasce proprio dall'anima
ed è la presenza di quel Dio che ti ha dato la coscienza
in cerca di perfezione e sana coerenza.
Commedianti a tempo in soffuse luci
dove l'inganno è la musica che sottile cuce
orli di un vestito che poi non ci appartiene...
e in fondo, non sappiamo nemmeno chi siamo...
se comici o drammaturghi in volo d'aeroplano
con un copione in mano che qualcuno ha suggerito
di andare a recitare.
Ed è proprio in questo circo
che mi accorgo di avere un'anima
che non riesce a far del male
e vivo in un eterno sogno, come uno sbarco
agli occhi di chi ci crede
per uno spettacolo davvero eccezionale.
Andrea Iaia
Mi hai commosso mia Aquila. Come formica devota alla tua ala poetica ho pianto, come altre volte ho pianto leggendo cosa mi sai leggere dentro. Io sono semplice come te, amo arrivare dentro quando mi esprimo in versi. Cerco la musica che mi suona in testa dentro il mio verso innamorato... Tu trovi immagine che parla ed in lei interagisci per lasciare le parole che dettate dall'alto diventano vive per far vivere immagini che sarebbero solo immagini senza anima.. Grazie di regalare vita ad ogni vita... Tua formica alata
RispondiEliminaAnche la formica è un dono inconsapevole di esserlo. Le immagini sembrano inanimate ma solo un certo ascolto scopre che tra tante, una, nascosta nel suo silenzio parla e si racconta. Così noi: in una giornata produciamo immagini e solo chi sa ascoltarci scopre quello che abbiamo da dire. Non è facile ma ci sono anime che si capiscono al volo.
RispondiEliminaMerci...