L'odore del mare...
lo iodio e il sale brulicante nei riflessi
di acque un po' smosse,
mi ricorda quello dei tuoi capelli
bagnati sul mio petto,
che m'inebria
come un'ostrica mostra la sua perla.
Passeranno le piccole onde,
s'intrappoleranno tra fessure di reti
pesci che non sanno d'andare a morire...
ascolterò il lento mormorio
di suppliche al vento,
in cui solitario, sotto un cielo
colorato di rosso tramonto,
ti ho lasciata alitare sulla mia bocca
parole sospese d'amore.
E passerà anche l'attesa
che fermenta l'attimo
perché so di ritrovarti in questa fuga
più forte di ogni pretesa.
Il mare è un luogo in cui la mia anima si somiglia...
una chiamata impellente
in cui solo la tua forza sa farla crescere,
sono uno zingaro che sogna
il reflusso d'acque e la tua bocca sulla mia
a toglierci il respiro.
Andrea Iaia
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