BENVENUTO/A

IN QUESTO BLOG, VENGONO ASSOCIATE IMMAGINI LIBERE DAI THUMBLR ALLA POESIA DE L'ANIMA E PUOI CONDIVIDERLE, BASTA FARNE ESPLICITA RICHIESTA ALL'AUTORE, CIOE' ME. LE OPERE SONO PROTETTE DA COPYRIGHT SIAE CHE NE TUTELA POSSIBILI VIOLAZIONI E LE PUBBLICAZIONI SONO RISERVATE AGLI USI DI CUI SOLO L'AUTORE PUO' CONCEDERE. LE IMMAGINI INVECE, QUAL'ORA SIANO DI PROPRIETA' COMPROVATE, BASTA FARMENE RICHIESTA E PROVVEDERO' A RIMUOVERLE. SE VUOI ISCRIVERTI, UNIRTI E COMMENTARE IN QUESTO BLOG, CLICCA SUL BANNER SOPRA E LASCIAMI LA TUA EMAIL IN MODO CHE POSSO AGGIUNGERTI FRA GLI APPASSIONATI DI LETTERATURA. A TUTTI COMUNQUE, ANCHE CHI E' SOLO DI PASSAGGIO, AUGURO UNA BUONA SOSTA IN QUEST'OASI DI POESIA E EMOZIONI.

domenica 1 marzo 2015

Questa sera è diverso

lui: perdersi, spegnere, essere chi sei veramente

Vieni a sederti al mio fianco
perché stasera ho voglia di stare fuori dal mondo
con te e in quel vento che spira coraggio
di andare dove vuole.
So che volevi questo momento,
per cui restiamo in silenzio.
Gli occhi non mentono mai
quando sono confusi negli altri
e sanno parlare meglio
di ciò che vorremmo dire.
L'alba è lontana e questa sera non torno
al solito giro dell'uomo normale
che ruota intorno alle solite cose,
ma voglio una notte da perdermi
nella voglia di te che di me sai come prendermi
per farmi calmare ed anche volare.

Io ti conosco da una vita
e per un sottile gioco perverso 
siamo finiti in due storie diverse
e non ci siamo mai arrampicati
a vedere come fosse la nostra,
forse perché la coscienza ha sempre paura di fare del male
all'amica migliore.
E siamo rimasti a sognare
mentre la vita scandiva
i suoi temporali e le occasioni abissali
in cui abbiamo capito
che non era la nostra quella fortuna
che stava passando.
Ma questa sera io l'abbandono e sarò immorale, 
e nel letto di questo motel sull'autostrada
voglio sentire la tua fresca rugiada
bagnare il mio corpo.

Perciò, spegni la luce e fatti ammirare.
Ci sono attimi da vivere in piedi,
seduti o distesi in un letto
senza sprecare parole...
assaggiando lembi di pelle a piccoli morsi
o bere umori cosparsi di lingua e di bocca
che solo la notte può stendere sopra il palato.
E non siamo ne vinti e ne persi,
ma solo anime che vogliono unirsi
in quel fuoco o quel poco di tempo
di cui abbiamo bisogno.
L'alba è lontana e questa sera non torno
al solito giro dell'uomo normale
che ruota intorno alle solite cose...
siamo entrambi malati di quella passione
cui non vorremmo dividerci ancora.
E cosa diremo a quella parte di mondo che in fondo ci aspetta
  lo lasciamo al domani.
 Abbiamo una notte da perderci
nella voglia di noi che sappiamo prenderci
per farci calmare e anche volare.

Andrea Iaia

6 commenti:

  1. Il sogno di una vita intera, una vita che poteva esserci e che non c'è stata mai, e che si avvera in una sola notte, una notte in un motel per lasciarsi andare all'infinito, rubando tutto quello che si può rubare a chi cli aspetta, ma in quella notte nulla li dividerà sino al nuovo giorno.
    La mia opinione, il mio domani non sarebbe più lo stesso...
    Gran bella poesia Ancrea, anche se triste ������

    RispondiElimina
  2. Ciao Lilia!
    Purtroppo hai commentato prima che lievitasse questo testo. C'erano suoni che non combaciavano con la mia anima e dunque l'ho riveduta e corretta. Rileggila ora.
    Può essere triste si, ma anche una liberazione per due che si amavano in silenzio e non si erano mai incontrati per forza di cose. Il sospeso è... lo lasciamo al domani. Può rimanere clandestino per una infinita serie di cose, oppure...
    Io non me la sento di scrivere il finale perché ognuno la può interpretare come vuole e usa la soluzione giusta.

    RispondiElimina
  3. Vera anche questa versione, e vera anche quella liberazione di amarsi, anche solo e purtroppo, per una sola notte, una notte in cui i due si sono dati anima e corpo, forse senza dirsi nulla, perché non serviva...
    Io le adoro Andrea, le tue poesie, intrise di verità assolute.
    Smack ❤️

    RispondiElimina
  4. ...e aggiungo che mi sarei persa, con il mio carattere, nella pazzia della clandestinità che ho già vissuto, e senza pentimento...

    RispondiElimina
  5. Eh, lo so. Quando avvampa la scintilla dell'empatia si accende il fuoco e a quel punto si deve consumare sennò rimane un atto incompiuto. Aspetta la seconda parte allora.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.