Non amo spogliarti,
perché se lo facessi
non resterei ad ammirarti
e non sarei lo stesso,
ma solo qualcuno che vuole il tuo corpo.
Il desiderio può celare finta passione,
quella esteriore, in cui ognuno
vuole perdersi nelle braccia dell'altro
e andare via alla fine,
come un ladro e una certa malinconia
per non aver osato di più.
Rimango di passaggio,
nella fiamma spettrale dell'anima
a chiedermi perché vuoi dividere una notte con me,
e c'è un tempo in cui si lasciano cadere i vestiti
in quel silenzio glaciale dove non servono parole
dopo aver chiuso la porta,
ed un tempo dove il gioco dei sensi
vuole infiammare l'altro
per averne la bocca sulla sua a dividersi la lingua.
Confidenze di un uomo che forse non sa amare
o forse, chiede troppo,
ma mi lusinga ammirare il corpo di donna
e la sua malizia celata,
perché la donna ha un profumo intenso
che ti devi inebriare prima di farci all'amore.
Andrea Iaia
Gustose confidenze, che sorprendono, ma che rendono l'uomo elegante e piacevole mentre osserva la donna in tutto il suo ammaliante e malizioso piacere di essere osservata; sarà il suo inebriante ed intenso profumo di donna, a rendere indimenticabile una notte d'intenso piacere.
RispondiEliminaBella e gustosa questa poesia Andrea, nel tuo modo di scrivere che preferisco.
Dolce notte con un abbraccio ❤️
Condivido appieno! A volte, il gioco di sguardi è musica celestiale dove il canto silente la dice tutta. Fare sesso. non dev'essere un rapporto animale ma poesia. Almeno, io la penso così.
RispondiEliminaBuona giornata!
Non sei l'unico a pensarla così, caro Andreuccio, vale anche per me che l'amore sessuale deve essere la più alta forma di poesia, senza tutto ciò, è solo un rapporto carnale, che finito, subito si dimentica e non lascia traccia...
RispondiEliminaBuongiorno a te Poeta ❤️