Rimani in questa delicata
armonia,
affinché nessuno di noi due si
senta solo questa sera
e abbracciami più forte: c'è
comunque poesia
quando qualcosa sta per finire,
per iniziare un secondo ciclo
della vita.
Rimani, perché se vuoi partire
puoi farlo con il cuore.
Certe scelte fanno del male
ma solo per quel tempo giusto di
capire
che non si può morire di
passioni e di legami,
e che ognuno è libero di
scrivere la sua storia
in quel film che lo coinvolge
sino alla fine.
Ed io accetterò il tuo finale
seppur con quel dolore del
distacco
come un dono senza fiocco da
sciogliere...
rimani dentro, sino al tempo
della ragione
e prima che il cervello vada ad
infilarsi
in quella strana confusione
per precipitare nel buio di quel
male
che dicono sia il carcere
dell'anima.
Adesso che te l'ho detto anche
l'aria è diventata pura
come quando dopo il temporale
cessa all'improvviso
e si percepiscono gli odori
della terra.
Il nuovo seme che crescerà nel
suo ventre
non avrà la concezione della
guerra,
che di chiunque sia la colpa,
vuole solo che rimane l'attimo
in cui la natura ti fa dire “Io
ti voglio bene.”.
Rimani, se non con il corpo,
almeno per quel che ci siamo
dati
in questa fragile avventura,
cosa che non cambierei nulla
per paura di perderti di nuovo,
perché ci si allontana per un
dispiacere
o per scelta di morire,
ma si rimane dentro quel cuore
che non dimentica
le volte in cui ci siamo detti
di volerci bene.
Il legame è come un palloncino
con una rosa appesa a un filo.
Entrambi sono fragili nel volo verso l'alto...
e se uno ha paura di scoppiare
nella dolcezza dell'atmosfera,
l'altra, teme solo che le sue spine possano ferire
e far perdere il suo profumo.
Andrea Iaia
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