Sullo
sfondo di un cielo arrossato
da
un folto tramonto...
negli
appennini spettinati
da
un leggero vento,
c'è
un aereo che plana,
come
i ricordi che prendono forma
nel
sottile presente di una sera che torna.
Profumo
di pelle,
la
mano che trema leggera
mentre
attraversa le forme...
odore
di mare nel reflusso di onde
che
carezzano il cielo
con
un bacio su bocca di donna
che
s'apre vogliosa.
E
nei giochi di corpi
si
aprono porte verso il piacere...
nel
sapore notturno di una stanza di un motel,
negli
occhi velati di luce
di
luna e di stelle attraverso fessure...
argento
che cola su forme nei muri.
Una
notte d'orgoglio
di
amanti fugaci, dominati di voglia...
entrambi
a cercarsi, ad amarsi e sfamarsi
tra
lenzuola di lino
nel
soave incontro da clandestini.
E
sullo sfondo di un cielo ormai dipinto di ozono
muore
il giorno vinto da un sogno
che
conserva ancora l'odore di pelle
di
quella donna,
tra
le mie braccia strette
per
impedirla che fugga
da
dentro quel letto disfatto.
Andrea
Iaia