Vorrei che le notti
durassero all'infinito
come i tuoi abbracci
nelle sere d'estate
tra gli odori confusi
di ciglie disciolte d'ombretto
sulle mie spalle.
E quel silenzio
come sussurro sfiorarmi l'orecchio,
come se mai mi avessi lasciato...
quelle notti farsi spazio dentro la vita,
magari in un posto felice
dove l'alba rimane perenne
tra la luna e le stelle.
Vorrei ancora quel sale sopra il mio volto
sebbene sapeva di fiori di pesco,
ma sei scesa all'improvviso
dall'autobus che conduce alla luce
per seguire quell'alba
che sottile seduce.
I sogni sono difficili da interpretare.
Seguirli è come remare
e stare sempre fermo
in quel limbo di mare,
e anche se non capisco...
é come se mai mi avessi lasciato.
Andrea Iaia
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